PIANO STRUTTURALE COMUNE DI FIRENZE

INTERVENTO NELLA DISCUSSIONE SUL PIANO STRUTTURALE IN CONSIGLIO COMUNALE

Il momento è davvero solenne. Stiamo per adottare un piano che disegna la Firenze dei prossimi 20 anni.

E’ certamente l’atto più importante che sarà votato in questa legislatura. La scorsa legislatura dopo aver lungamente discusso non è riuscita a darsi un piano strutturale. Noi stiamo raccogliendo il frutto del lavoro svolto dal consiglio comunale negli ultimi 10 anni. Ripeto: 10 anni. Questo piano sarà votato da una maggioranza amplissima – direi stratosferica – impensabile alla vigilia, anche grazie al coinvolgimento di tutti, ma proprio di tutti quelli che avevano qualcosa da dire: 23 incontri della commissione urbanistica, 17 delle altre commissioni, 6 incontri istituzionali con i consigli di quartiere. Decine e decine di incontri con classi sociali, associazioni, gruppi……. Insomma tutti. Anche l’opposizione sia di destra che di sinistra ha commentato che insomma, viste le premesse, si è fatto tutto il possibile per venire incontro ai cittadini. Le linee guida: volumi zero e recupero contenitori dismessi– verde a 10 minuti da casa – perequazione urbanistica guidata, sono state salutate da tutti (De Zordo e Spini compresi) come innovative rispetto al vecchio piano.

 Mai come questa volta i quartieri hanno svolto un ruolo vero di raccordo fra l’amministrazione e le istanze dei cittadini . Molti degli emendamenti che verranno proposti e che (il sindaco ha già annunciato) saranno recepiti dalla giunta, sono stati proposti dai quartieri attuando un vero percorso partecipato istituzionale

La scelta di utilizzare i contenitori dismessi (vecchie caserme, fabbriche ecc.) per nuovi insediamenti senza consumare nuovo suolo , è una scelta strategica davvero importante. Va nella direzione di un ambientalismo vero e fattivo. Individuo però un problema: . ritengo che sia assolutamente necessario sapere prima COSA si intende costruire. Non è lo stesso se ci fai una piazza o 100 appartamenti. Questa città NON HA ANCORA un piano della mobilità. Non si può pensare di portare nuova residenza là dove le strade sono congestionate e i parcheggi inesistenti. Prima si deve stabilire se le infrastrutture possono reggere l’impatto (non solo auto ma anche metano – acquedotto – ) e solo DOPO si può decidere se e dove è possibile recuperare. E’ pertanto indispensabile che insieme al regolamento urbanistico sia previsto anche il nuovo piano della mobilità del comune di Firenze.

Tramvia in piazza del duomo: Credo di essere rimasto fra gli ultimi che ancora ritiene che si possa pedonalizzare il Duomo facendoci passare accanto la Tramvia. Ma tant’è!! Questo piano strutturale non lo prevede.

Criticità: La fattibilità delle perequazioni tramite crediti edilizi è molto difficile e impegnativa. Le indicazioni precise sulle aree di atterraggio dei crediti sono fondamentali per capire cosa si potrà costruire e dove

Colpisce davvero l’apertura a recepire suggerimenti ed emandamenti da parte di tutte le forze politiche presenti. Credo che la forza di questo piano sia anche nell’aver avuto la capacità di coinvolgere tutti in uno spirito di collaborazione davvero inusuale. Speriamo si possa proseguire su questa strada.

MASSIMO FRATINI

Bene comune possibile e valori non negoziabili

Sabato scorso 13 novembre ho parcecipato a Roma ad un incontro organizzato dall’Azione Cattolica, dal titolo : “al servizio del bene di tutti” diretto ad amministratori locali (dalle regioni alle circoscrizioni). E’ stata la prima volta che oltre 300 iscritti all’associazione impegnati in politica hanno potuto confrontarsi non solo su temi ecclesiali, ma su argomenti prettamente politici.
L’esperienza è stata davvero molto interessante. Al di là delle appertenenze gli spunti “sul campo” sono stati tanti, così come le richieste di aiuto, di collaborazione, di confronto di approfondimento. E’ stato un modo davvero bello di condividere idee ed esperienze. Ad esempio, confrontantandomi con una consigliera comunale del Pd di Parma, ho saputo che riguardo alle politiche per la famiglia il famoso “quoziente Parma” non è tutto oro come sembra. Ho riscontrato che come comune di Firenze sulle politiche a sostegno della famiglia non abbiamo niente da imparare da loro.
Il messaggio forte che m’è parso di cogliere dal convegno è stato che nell’azione politica occorre sempre rifarsi ai valori di riferimento cristiani che ci hanno motivato nell’impegno. Ricordo il discorso di insediamento del sindaco Renzi: “ricordiamoci di non tradire mai i valori che avevamo quando siamo partiti”. Ma come si fa a declinare questa idea di fondo? Ci sono due modi: Imporre e difendere ad ogni costo i cosiddetti “valori non negoziabili” evitando sistematicamente il confronto, oppure declinare i valori cristiani lasciandosi interpellare dalla realtà e partendo dai bisogni veri delle persone. In altre parole: bene comune assoluto o bene comune possibile? Ormai da anni, parafrasando La Pira, ho intitolato il mio blog “non più muri ma ponti”. Creare ponti – sempre – evitare le chiusure che creano sempre guerre di religione e atteggiamenti violenti di risentimento e a volte di odio. Essere aperto al dialogo non vuol dire accettare supinamente le ragioni degli altri, ma trafficare i propri talenti cercando di argomentare sul piano culturale le idee e i valori che ispirano l’azione politica. In pratica: essere sempre disposto a rendere ragione della speranza del mio credere.
Ma, quali sono i “valori non negoziabili”? Il valore della vita? La famiglia fondata sul matrimonio? ……….i cosiddetti temi etici sensibili? . Certo, su questi temi il confronto con i cosiddetti laici laicisti è aperto, duro, spesso aspro e con molte barriere ideologiche da superare. Il cammino è lungo. Ma la voglia di confrontarsi non deve mai mancare. Su questi temi molti politici si arroccano su posizioni di principio rifiutando il confronto con l’intento nemmeno poi tanto mascherato di ammiccare verso la gerarchia ecclesiastica, cercandone la benedizione.
E’ del 17 novembre l’attacco di Toccafondi a Renzi, reo di aver detto nella “carta” finale della convention alla Leopolda che si devono permettere le unioni civili come nei Paesi civili. Permettere le unioni civili non è uguale a promuoverle, per me è uguale a permetterle. Certo questo non vuol dire riconoscere medesimi diritti. Vuol dire semplicemente che è un tema sul quale dovremo discutere nel merito. E’ un tema da mettere all’ordine del giorno dell’agenda politica.
Per me sono anche altri i valori davvero non negoziabili che sono emersi chiaramente dal convegno di Roma: Ripartire dagli ultimi, farsi carico sempre dei più deboli, creare una società aperta al dialogo e all’accoglienza, l’inclusione sociale, l’impegno costante per la pace. Su questi temi non sono disposto a contrattare perché li ritengo costitutivi della comune coscienza comunitaria. Questi sono i temi che Toccafondi non cita nel suo intervento . Del resto è difficile sostenere con forza ad esempio l’accoglienza del diverso quando si è alleati con la Lega nord.
Nel solito testo di Renzi preso a riferimento, la cosiddetta “carta della leopolda” io leggo anche “crediamo nel bene comune, nella cosa pubblica, nell’impegno civile, …ritrovare le parole della speranza. ….. che dica no al consumo di suolo e si al diritto di suolo e di cittadinanza …”
Resto tuttavia convinto che si possa, anzi si debba parlare di politiche a sostegno della famiglia. Anzi penso che (come mi dice sempre un cittadino) fra il dire e il fare …..c’è di mezzo il cominciare a fare. E a Firenze in questi mesi sulle politiche familiari, si è davvero cominciato a fare!

Massimo Fratini consigliere comunale di Firenze

VARIAZIONE DI BILANCIO.  PALAZZO DI GIUSTIZIA: CONTINUA LO SCANDALO.

 Oggi 27 settembre 2010  in consiglio comunale è stata approvata una variazione di Bilancio che certifica la bontà del lavoro svolto in questi mesi dall’amministrazione comunale. Ovviamente vi sono ancora delle lacune rispetto alle richieste pervenute dai quartieri e dai consiglieri comunali della maggioranza ma che -sono certo- saranno presi in considerazione nella preannunciata variazione di novembre.

Nel dettaglio. Sono stati trovati 455.000 euro per reintegrare i soldi tagliati dal governo per i libri di testo, 550.000 per il trasporto locale (soprattutto per il trasporto disabili) a causa dei pesanti tagli del governo, 50.000 per la promozione del ciclismo giovanile, 200.000 euro per il restauro della palestra di Santa Maria Novella, 1,7 milioni di euro per il rifacimento completo della scuola Capuana (zona Brozzi), 350.000 euro in più per il maggio musicale e  altri 600 per le principali associazioni culturali , 210.000 per lo sviluppo economico (polimoda e altri). Mi sembra che di sforzi ce ne sono stati e anche importanti.

Non dobbiamo però scordare che ci sono ancora alcune criticità aperte sul piano della sosta e sul piano della pubblicità. Occorre trovare certamente più soldi per i quartieri e favorire i servizi decentrati.

 Ma il vero scandalo sono i 351.000 euro per ripianare le carenze derivanti dal mancato utilizzo del nuovo palazzo di giustizia. E’ davvero uno scandalo. Non è  più tollerabile. Non solo i giudici non si spostano, ma si oppongono anche al trasferimento degli archivi nei magazzini che sono già pronti. Non vi sono davvero spiegazioni plausibili. La misura è colma. Si continuano a pagare 1,7 milioni all’anno solo di affitto per i magazzini. Mi domando: ma cosa occorrerà fare affinchè i giudici decidano di spostarsi accogliendo in tal modo le sollecitazioni del ministro Alfano?  Speriamo di non poter dire: “ai (poveri) posteri l’ardua sentenza”  

 

Massimo Fratini

i centoluoghi del comune di Firenze

Ho deciso di aderire con entusiasmo alla proposta del Sindaco Renzi di lavorare per cambiare 100 luoghi importanti nella città. Lo ritengo un tentativo significativo di far partecipare i cittadini alle scelte che saranno fatte dall’amministrazione. Tutti i progetti saranno portati avanti in modo trasparente e partecipato anche se non tutto potrà essere preso in considerazione.

 ANCH’IO HO SCELTO IL MIO CENTOLUOGO.

Sarà il n° 57. PIAZZA SAN JACOPINO.

E’ un’opportunità. 

Smettiamo di lamentarci e rimbocchiamoci le maniche TUTTI. (ciascuno nel proprio centoluogo). 

http://news.comune.fi.it/100luoghi/?p=313

FRAMMENTI 31 – l’appello ai liberi e forti

Presidente commissione Bilancio Gruppo PD palazzo Vecchio
Comune di Firenze
Continuo il dialogo con le persone che mi seguono da vicino nell’ avventura politica: le iniziative che mi è capitato di suscitare e/o di sostenere, spigolature. Insomma tutto quello che può essere strumento di riflessione per leggere e suscitare segni speranza in politica e per la politica.

FRAMMENTI N° 31

“A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà. Perciò sosteniamo il programma politico-morale patrimonio delle genti cristiane, ………. che propugni nei rapporti internazionali la legislazione sociale, la uguaglianza del lavoro, le libertà religiose contro ogni oppressione di setta, abbia la forza della sanzione e i mezzi per la tutela dei diritti dei popoli deboli contro le tendenze sopraffatrici dei forti.
Ad uno Stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere organico e ogni attività civica e individuale, vogliamo sul terreno costituzionale sostituire uno Stato veramente popolare, che riconosca i limiti della sua attività, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali – la famiglia, le classi, i Comuni – che rispetti la personalità individuale e incoraggi le iniziative private……………..vogliamo la riforma della burocrazia e degli ordinamenti giudiziari e la semplificazione della legislazione, invochiamo il riconoscimento giuridico delle classi, l’autonomia comunale, la riforma degli Enti Provinciali e il più largo decentramento nelle unità regionali. ………………………
Ci presentiamo nella vita politica con la nostra bandiera morale e sociale, inspirandoci ai saldi principii del Cristianesimo che consacrò la grande missione civilizzatrice dell’Italia; missione che anche oggi, nel nuovo assetto dei popoli, deve rifulgere di fronte …….a democrazie socialiste che tentano la materializzazione di ogni identità, di fronte a vecchi liberalismi settari, che nella forza dell’organismo statale centralizzato resistono alle nuove correnti affrancatrici. A tutti gli uomini moralmente liberi e socialmente evoluti, a quanti nell’amore alla patria sanno congiungere il giusto senso dei diritti e degl’interessi nazionali con un sano internazionalismo, a quanti apprezzano e rispettano le virtù morali del nostro popolo, a nome del Partito Popolare Italiano facciamo appello e domandiamo l’adesione al nostro Programma. (manifesto del partito popolare, Roma, lì 18 gennaio 1919)

L’appello ai “liberi e forti” (che nel 1919 segnò la nascita del Partito Popolare di don Sturzo) penso che oggi possa contenere la bussola che indica la direzione del cammino in questo tempo dove valori e questioni personali si mescolano in una melassa indistinta dove non è più possibile individuare le priorità vere dell’essere e del fare comunità. E’ per questo che lo ripropongo. Lettura integrale: http://www.democraticicristiani.it/documenti/sturzo2.html

Siamo nel terribile periodo successivo alla prima guerra mondiale. C’era tutto da ricostruire, un mondo civile e ideale distrutto e disgregato. Sono molte le analogie con il presente. Oggi viviamo un vero dopo guerra. E’ vero: non ci sono palazzi da ricostruire o strade e ponti da rifare. Ma il senso di smarrimento e di disorientamento è davvero imponente. Non ci sono più certezze o valori importanti “per i quali si possa spendere la vita”. Società liquida, la chiamano. L’appello ai liberi e forti pone alcune importanti piste di riflessione e indicazioni concrete per la politica dell’oggi. Ne segnalo alcune che a mio avviso sono davvero VALORI NON NEGOZIABILI:
a) Al primo posto la giustizia e la libertà. Basta con i personalismi. La difesa dei diritti, la battaglia affinchè tutti possano avere i medesimi diritti e i medesimi doveri. Una società di uguali. Ogni uomo deve avere la sua dignità
b) Difendere i diritti dei deboli contro l’arroganza dei forti. Oggi i deboli sono i gli stranieri, i senza lavoro, le donne sfruttate. Basta con le ideologie razziste che propugnano l’interesse di pochi contro le miserie dei molti. Chiediamoci come mai l’ideologia leghista ha così tanti consensi.
c) La sussidiarietà come scelta fondande del vivere civile Si sottolinea l’importanza di ripartire da uno stato veramente popolare, dalla famiglia, dai comuni, dalle associazioni, attraverso la riforma della burocrazia e uno stato più vicino al cittadino.
d) Ripartire dagli ultimi come scelta preferenziale dell’agire politico. Essere davvero popolari. Vicini alle persone condividendone gioie e dolori, ansie e speranze.
Su queste cose Don Sturzo e gli altri cercarono le adesioni per il costituendo partito popolare. Queste sono le idee che io sto tenacemente cercando di vivere e di incarnare nella mia azione politica attraverso il partito democratico.

ADERIRE AL PARTITO DEMOCRATICO
Il Partito democratico come sapete, in questo periodo sta attraversando un momento molto delicato. E’ ora il momento di sostenerlo. E’ ora il momento di uscire allo scoperto. Nei prossimi 10 giorni si svolgeranno in città le ASSEMBLEE DI CIRCOLO degli iscritti. Chiedo a ognuno di prendere in considerazione la possibilità di iscriversi (o di rinnovare l’iscrizione). Costa 15 euro. Non lasciare il partito in mano ai soliti noti. C’è davvero la possibilità di incidere. IO CI CREDO.
Come dice il manifesto del partito popolare: “dedichiamo ogni nostra attività con fervore d’entusiasmi e con fermezza di illuminati propositi.”
ASPETTO LA TUA ADESIONE!!!!
Fammi sapere le tue riflessioni a massimo@massimofratini.it

I FIORENTINI CAMBIANO LA CITTA’: I 100 LUOGHI
28 settembre 2010 ore 21,00: assemblee in 100 luoghi della città per discutere insieme ai cittadini come cambierà la città nei prossimi 4 anni. E’ una grande opportunità di partecipazione. L’elenco completo delle assemblee lo trovate su http://news.comune.fi.it/100luoghi/?p=313

Io parteciperò all’assemblea che riguarda Piazza San Jacopino. Finalmente si farà la nuova piazza!! Sono arrivati i soldi. Il progetto definitivo è quasi pronto. Vi aspetto in via Monteverdi presso l’auditorium della scuola media Verdi.

VARIAZIONE DI BILANCIO
Il consiglio comunale di Firenze di oggi approverà una importante variazione di bilancio che prevede fra le altre cose: 350.000 euro per il maggio fiorentino, 1,7 milioni per la scuola capuana (zona brozzi), 200.000 per la palestra di firenze smn, + 550.000 per il trasporto pubblico locale. Gocce, ma importanti!! Chissà cosa ci aspetterà nel bilancio 2011 con i tagli del governo Berlusconi.

Vi aspetto su www.massimofratini.it

Fatemi sapere la vostra.

In alto i cuori

Massimo Fratini

MANCANO 33 MILIONI DI TRASFERIMENTI DALLO STATO!!!

33 milioni di euro. E’ questa la cifra che manca dal bilancio del comune di Firenze a causa dei mancati trasferimenti da parte dello stato.

E’ quanto è emerso nel corso dell’audizione dell’assessore Falchetti stamani in commissione Bilancio.

“Sono solidale con i 510 sindaci della Lombardia che sono scesi in piazza per rivendicare più risorse per i comuni attraverso il federalismo fiscale” è quanto ha affermato il presidente della commissione Bilancio  Massimo Fratini. Il governo, prima chiede ai comuni di certificare le spese  di cui la legge prevede il rimborso integrale e poi taglia o diminuisce sensibilmente i soldi dovuti che i comuni hanno già messo in bilancio.

E’ l’ora di cambiare rotta – continua Fratini – Non solo il comune non può più utilizzare la leva dell’ICI sulla prima casa, ma il passaggio da entrata diretta a trasferimento, mina alla base la capacità di autonomia dei comuni. Alla faccia del federalismo fiscale.

Il governo ci deve dire una buona volta che tipo di federalismo fiscale vuole. I comuni sono legati mani e piedi ai trasferimenti dello stato che non arrivano o sono trasferiti con ritardi pesantissimi e soprattutto non prevedibili.

A causa di questo  molti comuni, non avendo liquidità di cassa, pagano con molto molto ritardo. Il comune di Firenze fino ad oggi è riuscito a rispettare le scadenze di pagamento, ma fino a quando lo potrà fare? – si chiede Fratini-

Questi i numeri dei mancati trasferimenti da parte dello stato che riguardano il comune di Firenze.

RIMBORSO ICI PRIMA CASA

Anno 2008:  euro 4.463.800.

Anno 2009:       13.272.709

Totale               17.735.509

ICI FABBRICATI RURALI: Anno 2009  euro 2.380.318

ICI IMMOBILI  DI TIPO “D”: vari anni:       euro: 8.100.916

Costi della politica:

anno 2008: euro: 1.986.562

anno 2009  euro: 3.121129

TOTALE COMPLESSIVO OLTRE 33 MILIONI DI EURO

A questi numeri vanno sommati i mancati trasferimenti per gli uffici giudiziari.

La spesa per gli uffici giudiziari per il comune di Firenze ammonta a oltre 11 milioni ogni anno.

Per queste spese il governo rimborsa circa il 60-65% in tempi che non sono mai certi.

Queste cifre sono inaccettabili.

Occorrerà un forte impegno da parte di tutti: giunta, consiglio, commissioni, anci, partiti.

Ognuno per quanto di competenza deve fare la sua per cercare di sollecitare il  governo Berlusconi a modificare la linea di condotta fin qui seguita e, dando ai comuni ciò che prevede la legge, possa garantire l’effettivo governo del territorio.