Frammenti n° 42 – Il piccolo cammino di San Giacomo

FRAMMENTI N° 42

Questo numero di Frammenti è interamente dedicato all’iniziativa del “piccolo cammino” del 29 settembre 2012. E’ un’occasione davvero importante! E’ la prima volta che mi capita di vivere un’iniziativa interamente voluta, cercata, organizzata e in parte finanziata da singoli cittadini che, in occasione del rifacimento della piazza, grazie al blog (vedi sotto) hanno scoperto l’importanza dei simboli  che sono segni costituivi di  una comunità .  Grazie davvero a Marzia Mordini, Fabio Zuliani, Patrizia e Pino Cosentino, Massimo Cappuccini, Marco Zecchi, Francesco Arena, Donatella e Maurizio Bertelli, Antonio Caminati, e le tante persone che, lavorando un anno intero hanno reso possibile questo splendido risultato. In allegato trovate la pagina di “Toscana Oggi” che contiene oltre all’articolo riportato qui sotto, anche la descrizione dell’iniziativa.

 

Firenze 21 settembre 2012

 

IL PICCOLO CAMMINO DI SAN JACOPO

 

IL COINVOLGENTE CAMMINO  DEL “PICCOLO CAMMINO”

Quando nel 2010 siamo partiti con l’assemblea a San Jacopino per i “ 100 luoghi”, , nel mio ruolo di coordinatore dei lavori della piazza, mai e poi mai mi sarei aspettato di essere testimone di  un’esperienza così forte, unica e coinvolgente: un “cammino” che chiama a raccolta i pellegrini.  Quando fu approvato il progetto definitivo della piazza, ad un cittadino venne un’idea geniale. Ma perché al centro della nuova rotonda non ci mettiamo una conchiglia simbolo del “pellegrino” in onore a San Giacomo? Voleva essere un elemento identitario importante per il rione, nel punto esatto dove sorgeva l’antica chiesetta di San Jacopino. (oggi ricordata da una lapide).  La proposta ebbe un’accoglienza entusiastica. Da allora è cominciato un “cammino” che ci ha portato alla scoperta di un vecchio/nuovo  “cammino”. Un gruppo di cittadini, istituito per controllare i lavori di rifacimento della piazza, ha scoperto che anticamente la via polverosa (attuale via maragliano) era l’inizio di un percorso che portava a al duomo di Pistoia dove è custodita una reliquia del santo. E’ nata subito la voglia di ripristinare questo cammino attraverso un vero e proprio pellegrinaggio. “Ma siete pazzi! Non verrà nessuno! Ma scherziamo: un pellegrinaggio al giorno d’oggi. Davvero assurdo”. Queste erano le mie parole. Eppure nonostante me, da quel momento in poi è stato un susseguirsi tumultuoso di avvenimenti. La scoperta di molte chiese con “ospizio” intitolate a San Giacomo nel territorio di Firenze e dintorni, Maurizio e Donatella, due storici del territorio,  hanno dato la loro disponibilità per le ricerche storiche, la scoperta che parrocchia di Santa Maria a Campi  aveva già svolto indagini storiche, un signore capitato per caso ci ricostruisce il percorso  che viene poi disegnato a mano su carta lucida con l’inchiostro, l’incontro con la comunità del pellegrino e l’inserimento nel circuito dei grandi pellegrinaggi europei, la stampa dei libri, la credenziale, il csi di Pistoia che cura il percorso nel suo territorio, il programma con il percorso scaricabile per il GPS satellitare, il coinvolgimento della parrocchia, degli scout, del Tandem di pace, le disponibilità di decine di persone…… insomma un’interesse straordinario, inaspettato.  Ci siamo sentiti coinvolti in una cosa più grande di noi. Come se il cammino ci avesse chiamato LUI.

E io?? Io ho sempre detto che non era realizzabile. Ho sempre remato contro. Tuttora penso che 39 km. In una giornata sono irrealizzabili. Ho tuttora mille paure e riserve. Basta leggere il programma per capire quante difficoltà ci sono. Ma devo testimoniare che tutte le volte che abbiamo cercato qualcosa o qualcuno per questa iniziativa, abbiamo sempre trovato le porte spalancate.  Anch’io tenterò il pellegrinaggio. Lo farò in bicicletta. E’ il cammino che mi chiama. Al solo pensiero mi vengono i brividi. Che dire?: Vi aspetto!

(Massimo Fratini Toscana Oggi del 23 settembre 2012)

 

IL PICCOLO CAMMINO DI SAN JACOPO

Alla riscoperta di un  itinerario a piedi sulle tracce del percorso storico e religioso dei  pellegrini medievali dalla chiesa di S. Jacopo in Polverosa di Firenze  alla Cappella di S. Jacopo nel Duomo di Pistoia.

 

MODALITA’ – ORARI – ISCRIZIONE – INFO

 

1)      ORARIO DI PARTENZA DEL PERCORSO A PIEDI (29 settembre 2012)

06,30  Consegna delle credenziali alla partenza in piazza San Jacopino.  Successivamente alla partenza, le credenziali potranno essere ritirate presso la Parrocchia di San Jacopo in Polverosa, via B. Marcello 22.

Sulle credenziali saranno apposti i timbri di attestazione della partenza e, su richiesta, anche a S. Maria a Campi, S. Domenico a Prato ed al Duomo di Pistoia.

Alla partenza verrà dato un opuscolo con l’itinerario da seguire e un piccolo promemoria. Il percorso sarà segnato con fascette poste su pali o in altri luoghi visibili, di COLORE GIALLO, specie dove c’è incertezza.

07,00  Benedizione dei partecipanti da parte del parroco Don Fulvio Capitani e partenza a piedi

09,30 Partenza dei pellegrini ciclisti coordinati dall’associazione Tandem di pace.

9:30-10,00 Arrivo a S. Maria a Campi (Km  12) – Don Andrea Pucci e i suoi parrocchiani ci accolgono nella cappella, antico Spedale di pellegrini.

12,00-13,30 circa – Sosta (organizzata dal CSI) nel Chiostro della Chiesa di San Domenico a Prato (Km 20) – Ricordarsi di portare il pranzo a sacco.

15,30-16,00 Passaggio da Agliana (piccolo ristoro organizzato alla casa dei Mazzetti al Chiuso) e dalla Stazione di Montale (Km 30), proseguendo lungo la direttrice della via romana Cassia.

18,30-19,30  Arrivo a Pistoia (organizzato dal CSI) – Accoglienza davanti a S. Bartolomeo in Pantano e visita dei luoghi di San Jacopo.

Ritorno in treno con partenze alle ore: 19,22; 20,12; 20,22; 20,42; 21,12; 21,42; 22,14; 23,12 percorrenza circa 40 minuti. Su tutti i treni è ammesso il trasporto bici con biglietto 10Km.

 

2)      ll percorso dei pellegrini ciclisti inizierà davanti alla Chiesa di via Benedetto Marcello 22, dopo aver ritirato le credenziali.  Per chi volesse tornare a Firenze in Bici è opportuno ricordare che il tramonto è circa alle 20,30

3)      Ci si può comunque aggregare successivamente, ma si consiglia di avere nel gruppo qualcuno che conosce adeguatamente il percorso o ha il GPS (vedi sotto le specifiche sul sito nonsolosanjacopino.blogspot.com si trovano i “public link” dell’opuscolo dell’itinerario in formato pdf e del tracciato in formato kmz, per consultarlo su google earth, e in formato gpx per caricarlo nei ricevitori gps : https://dl.dropbox.com/u/12572973/29%20settembre%202012%20PICCOLO%20PELLEGRINAGGIO%20S%20JACOPINO%20PISTOIA%20.pdf
https://dl.dropbox.com/u/12572973/S.%20Jacopino%20-%20Pistoia.kml
https://dl.dropbox.com/u/12572973/S.%20Jacopino%20Pistoia.gpx

4)      Per chi va a piedi si consiglia un equipaggiamento da trekking estivo urbano, scarpe adatte o scarponi bassi e leggeri, zainetto con giacca a vento impermeabile, maglia, bottiglietta d’acqua, telefono, eventuali ricambi in un sacchetto di plastica, bastoncini da trekking. Per la pioggia un ombrellino o una mantella (più adatta per i ciclisti).

5)      Al fine di non smarrire la strada, per motivi di sicurezza, si consiglia di intraprendere il cammino in piccoli gruppi; sul Promemoria si può trovare il numero di telefono da utilizzare per chiedere ausilio in caso di difficoltà.

6)       La partecipazione al pellegrinaggio (passeggiata storico culturale) è a titolo  assolutamente personale.  Si richiede un comportamento umile e rispettoso delle persone e dei luoghi attraversati, come si conveniva ai pellegrini: peccatori, mendicanti e malati. Ognuno risponde di sesso. L’organizzazione non risponde di eventuali danni a persone o a cose.

7)      Nei giorni precedenti, per facilitare l’organizzazione, è opportuno comunicare la propria partecipazione, telefonicamente o inviando un sms, a MARZIA 3356305611, oppure scrivendo alla casella e-mail :  nonsolosanjacopino@gmail.com

 

Lo svolgimento della rievocazione è reso possibile dal supporto organizzativo di:  CSI, Tandem in pace, Scout, Comunità Toscana il Pellegrino e altre benemerite Associazioni alle quali va il ringraziamento di tutti i partecipanti e promotori.

 

Ulteriori notizie su nonsolosanjacopino.blogspot.com

 

 

E il rifacimento della piazza????

La ditta ha avuto un po’ di problemi sia amministrativi che pratici. La consegna finale avverrà nel mese di Novembre.

A breve sarà diramato il  report di cantiere ° 7

 

Vi aspetto sabato prossimo

 

In alto i cuori

 

Massimo Fratini

Frammenti N°41 – La discesa in camper

FRAMMENTIN° 41

 

Firenze 12 settembre 2012

LADISCESA IN CAMPER

 

…………….. il fattore “R”, Renzi, appunto, sta mettendo a soqquadro il palazzo e intrigando l’opinione pubblica. Può darsi che abbia ragione D’alema che lo vede sostenuto soprattutto da chi non vuole che il PD non vada al governo.  Può darsi che abbia ragione Vendola, libero docente in aria fritta, che lo considera un juke box di banalità. Può darsi che faccia bene la classe dirigente del Pd ad affidare alla sua delegazione alla convention democratica a Charlotte la missione di spiegare che il sindaco Pd di Firenze è nemico del Pd. Può darsi che il messaggio renziano sia vuoto mediatico, “berlusconiano” e che debba riempirsi di contenuti, di proposte di governo.  Può darsi dunque che abbia ragione Iva Zanicchi quando dice che tutte le donne PdL adorano Renzi (salvo poi votare Berlusconi). Insomma, può darsi che il vuoto della politica che ha dovuto affidarsi ai tecnici per cavarci le gambe, e l’insostenibile pesantezza di una vecchia guardia oramai bruciata anche in personaggi tutt’altro che vecchi, dia a Renzi una caratura che in realtà non ha. Può darsi che queste osservazioni che nascono sia dai suoi animosi oppositori, sia da ragionamenti e obiettivi più pacati, abbiano un profondo fondamento di verità. Ma tutto ciò non vale nulla di fronte alla realtà.

Matteo Renzi sindaco PD (ma non ditelo al PD) di Firenze è la star del momento. Persino a Firenze. Dovunque vada (e va ovunque) si radunano folle, partono applausi, si aggrovigliano telecamere. Lui accarezza i bambini e accarezza gli anziani: lo zio e il nipote che tutti vorrebbero. Renzi piace, probabilmente più a quelli a cui non dovrebbe piacere che alla sua famiglia di origine. Ma che ciò sia un difetto è tutto da dimostrare. Questo è lo scenario politico attuale . Piaccia o non piaccia.……….realismo impone di prendere atto dell’esistente: oggi come oggi lui appare vincente, più per demeriti degli altri che per meriti suoi. Perché il centro sinistra sembra incapace di proporsi in modo diverso dai consueti rituali. Si arrocca, scalcia, scomunica. Roba vecchia. Manca solo che parta lo stantio appello pro Bersani degli intellettuali e per Renzi la porta delle primarie sarà spalancata………..

(Gabriele Canè “la Nazione” del 9 settembre 2012)

 

Matteo Renzi ha rotto gli indugi e annunciato che si candida alle primarie che, occorre ricordarlo, ancora non sappiamo quando saranno esattamente e soprattutto come e con quale base di programma. Ma, lasciando da parte per un momento la questione nazionale, é evidente che si apre anche una questione locale che coinvolge gli interessi e il bene di Firenze e dei fiorentini. La stagione che stiamo vivendo é una delle piú complicate per i comuni. Pesantissimi tagli ai trasferimenti, quindi molte meno risorse rispetto al passato e, al contrario, un considerevole aumento dei bisogni, in particolare modo da parte della fascia piú debole della popolazione. Fare il Sindaco di una città come Firenze potrà essere il mestiere piú bello del mondo ma se c’é una cosa indiscutibile é che si tratta di uno tra i compiti piú difficili da assolvere. Le questioni aperte sono molte e il governo della nostra città richiede, oltre alle fondamentali azioni di carattere strategico come ad esempio quelle connesse al trasporto pubblico, all’adozione degli strumenti urbanistici, il pesante onere di un’attenzione quotidiana. La domanda é dunque: Tutto ció é seriamente possibile se il primo cittadino sarà impegnato in una campagna elettorale permanente, tra l’altro già iniziata da mesi? Se il motto “Firenze prima di tutto” vale qualcosa, questo interrogativo non potrà essere risolto con qualche battuta e nemmeno essere ridotto strumentalmente ad una questione polemica tra parti contrapposte. Al centro ci sono i fiorentini e la legittima pretesa che venga garantito il governo della città piú efficiente possibile. É cosa seria!!! 

(Claudio Fantoni – ex assessore al bilancio– da post su facebook)

 

Finalmente ci siamo. Matteo Renzi è in pista. Lo si sapeva da sempre. Fin dai tempi del “genio fiorentino” in provincia ha cominciato a costruire la sua immagine. Ha poi proseguito con la campagna per le primarie, con l’elezione a Sindaco, con il “mestiere” più bello del mondo. Ha cominciato a scrivere libri, a imperversare nelle TV,  e poi………. La sua ascesa è stata formidabile. Un crescendo inarrestabile e prevedibile. Sono testimone della profezia che il buon Beppe Matulli fece  agli albori del nuovo millennio: “ fermatelo adesso o rassegnatevi: diventerà presidente della repubblica”.  Matteo ha una marcia in più. Sa parlare, si presenta bene, buca lo schermo e sa quel che dice. Non è vago e fumoso. E’ concreto e accetta le critiche. Un anno fa Nicola –un amico da cui ho imparato molto riguardo alla politica – mi disse: “Ormai il ciclone Renzi è già passato su Firenze. Adesso lo tsunami si sta dirigendo su Roma.” Erano i tempi del maggior impegno di Matteo su Firenze. Non ci credetti. Mi sbagliavo di grosso.  Sto rivedendo adesso su scala nazionale le stessa storia delle primarie di Firenze. Vediamo di fare qualche parallelo. Ripercorriamo la storia per vedere se ci insegna qualcosa:

  1. 1.      Nel 2008 Pistelli era sicuro di vincere. Ero presente all’assemblea del partito che lo doveva incoronare candidato unico del PD per le primarie di coalizione. Ma no – disse Lapo – non deve sembrare un’investitura dall’alto.  Facciamoci legittimare dalla gente. Facciamo le primarie libere e aperte. Ma………………. Bersani non ha fatto lo stesso?
  2. Matteo, sfruttando la sua visibilità in provincia, cominciò a imperversare nel territorio diventando colui che aveva risolto definitivamente il problema delle buche sulla FI-Pi-LI (!) e colui che aveva costruito l’inceneritore(!!). Ricordate la campagna mediatica in occasione del referendum a Campi?  Sfruttando l’inconsistenza degli ultimi mesi della moribonda giunta Domenici cominciò a imperversare mediaticamente. Ma…………………………….non sta succedendo lo stesso?
  3. 3.      Quando all’interno del partito si accorsero che il “ragazzo gioca bene”, cominciarono a cercare dei possibili candidati alternativi. Cominciò una guerra fratricida volta a “posizionarsi” dopo le primarie. Ogni componente voleva la sua visibilità. Così, anziché concentrarsi su un candidato unico cominciò una guerra terribile  fra dalemiani, veltroniani, cioniani, lastriani ecc…. risultato: ad ogni complotto in più Matteo volava nei consensi. Non è stato un caso che i maggiori sostenitori di Renzi siano stati i vecchi compagni del PC. Ovvio: erano schifati dei loschi e oscuri giochi di potere per le poltrone. Ma……………………….. ora, con la storia della rottamazione non sta succedendo lo stesso?
  4. “Matteo è giovane, inesperto, irresponsabile, cerca i voti della destra,  perciò se vince lui le primarie a Firenze non lo voto”. Questo dicevano allora i venturiani, lastriani ecc….. Non è di sinistra. Non è del nostro partito. Ma………………. Ora non sta succedendo la stessa cosa? Per ogni intervento sono migliaia di voti che si spostano.

Siamo arrivati a oggi. Leggendo la stagione 2008/2009 a  Firenze, si può prevedere quali saranno le prossime mosse su scala nazionale. Vedendo che il ragazzo ha così tanto fascino sulle folle, dobbiamo prevedere un meccanismo che lo freni. Cribbio. Ma perché deve partecipare alle primarie la gente di destra? Troviamo dei meccanismi  che possano garantire la vittoria al gruppo dirigente. Doppio turno/doppio turno con sbarramento/iscrizione alle liste  delle primarie (pubbliche o no?).  E mentre l’intero gruppo dirigente del partito si attorciglia in queste discussioni, Renzi parla dei problemi del paese. Riesce ad essere convincente perché liquida la questione dicendo: “fatele voi le regole, non mi interessa” tanto non ho niente da perdere. E il  consenso vola …………………

Se a tutto questo aggiungete che il problema maggiore che avrà prossimamente il gruppo dirigente del partito  sarà quello di spiegare perché nella futura legge elettorale il PD non vuole la preferenza unica ma il collegio uninominale con primarie alla francese/tedesca /inglese/sud vietnamita. A Renzi basterà dire: ”sono per il ripristino delle preferenze”. Messaggio chiaro e diretto. E così il capolavoro del PD sarà compiuto.

 

Per tutte queste ragioni ritengo che RENZI HA GIA’ VINTO. Resta solo da stabilire a cosa si gioca e con quali regole. Ma state certi Renzi ha già vinto.

Il grado di disaffezione della gente verso questa classe politica, seppellirà Bersani e tutta la vecchia nomenclatura.

Matteo ha capito bene  alcune cose fondamentali. Il maggioritario e le primarie necessitano un nuovo modello di partito. Lui l’ha sempre detto. Non c’è niente di strano se ha cominciato intanto col demolire il vecchio. Non lo trovo scandaloso. Anzi…. Ritengo che nei suoi ragionamenti Matteo abbia ragione non solo nel merito, ma anche nel metodo. E’ l’ora di stanare le vecchie liturgie.

 

TUTTO CIO’ PREMESSO……………………………..

Ritengo che abbia ragione anche Claudio Fantoni quando richiama rigore e presenza in città. Ritengo che a causa di questa campagna elettorale del sindaco  ci possano essere dei problemi nella gestione della città. Come consigliere comunale e ancor di più  come presidente della commissione bilancio, mi sento sollecitato e stimolato a non mollare la presa sui problemi veri della città e le tante – troppe – cose ancora lasciate a mezzo a Firenze. Non ci deve interessare la visibilità ma gli interessi dei cittadini specialmente degli ultimi e dei più deboli.

I morsi della crisi, i minori trasferimenti ai comuni possono minare un sistema di welfare cittadino che storicamente Firenze e il governo di centro sinistra hanno sempre avuto.  Renzi nei suoi tours parla poco di questi argomenti. Difficilmente  parla di coesione sociale. Non fa audience.  I temi degli ultimi, dei più deboli, degli sfrattati (vera piaga dei prossimi mesi), delle famiglie con disabili o anziani da accudire non sono all’ordine del giorno. Ebbene io ritengo invece  che questi  temi siano  centrali per la immediata politica amministrativa. Per questo voglio spendermi e impegnarmi nei prossimi mesi. Lontano dalla ribalta mediatica.

Ricordo poi che prossimamente verranno al pettine molti problemi per la politica cittadina.

La verifica degli equilibri di bilancio. Occorrerà aumentare l’IMU sulla seconda casa? Sulla prima? Sui fondi commerciali?  E’ certo che la rata di dicembre sarà pesantissima.

La tramvia. La linea 2 e 3 sono ferme. Ancora non si sa quando potrà entrare in servizio. Le banche chiedono maggiori garanzie. Se l’opera non sarà pronta e funzionante entro il 2015 perderemo 35 milioni di finanziamenti europei.

Aumento delle tariffe. Nel 2013 aumenteranno certamente la maggior parte delle tariffe comunali sui servizi alla persona. Occorrerà preoccuparsi della salvaguardia delle fasce più deboli, dei senza reddito, delle famiglie con disabili.

E poi:  Il rischio commissariamento del teatro comunale, le partecipate del comune con la garanzia del posto di lavoro per i dipendenti SAS, i contributi alla cultura che saranno sempre meno e che rischiano di non consentire un rilancio vero di Firenze, il piano della pubblicità che ancora non parte. L’utilizzo dei vecchi uffici giudiziari di san Firenze, il pagamento delle ditte che non ricevono soldi per i lavori fatti e che sono strozzate dai debiti delle banche, le manutenzioni delle scuole, le rette delle RSA e degli asili nido. E così via argomentando. Non c’è solo il parco della musica, o lo stadio o il master plan delle cascine, o le decine di delibere senza soldi per i lavori dei 100 luoghi.

Occorre rimboccarsi le maniche da subito con progetti e idee CONDIVISE. Non può bastare in questa fase della città il decisionismo spinto che ha caratterizzato la prima parte della legislatura. Occorre decidere subito, ma soprattutto INSIEME coinvolgendo tutti. Consentendo la discussione prima dei provvedimenti e non dopo (gonfaloni e banchine del mercato docet)

 

Qualcuno mi ha chiesto: ma tu da che parte stai???? Io sono Matteo Renzi. Io sono con il mio partito. Io sono per la mia città. Per i cittadini che mi hanno eletto e che hanno il diritto di sapere da me per che cosa mi sto spendendo.

 

Per chi ha voglia di discutere con me di questi argomenti, segnalo due appuntamenti:

 

stasera MERCOLEDI’ 12 SETTEMBRE ore 21,30 alla festa del PD (allo stand del gruppo pd di palazzo vecchio vicino al palco centrale)

 

e soprattutto

 

LUNEDI’ 17 SETTEMBRE ore 21,00  al solito posto,

la CASINA ROSSA in via San Carlo 17 (zona soffiano)

 

Ora più che mai occorre incontrarci e discutere insieme  idee e prospettive di lavoro.

 

Vi ricordo che SABATO 29 SETTEMBRE si svolgerà il pellegrinaggio del piccolo cammino di san Giacomo da piazza San Jacopino a Pistoia (39 Km.). Il cammino si potrà fare sia a piedi che in bicicletta. Abbiamo stampato due libri sull’argomento. Tutti i dettagli sul prossimo Frammenti.

 

In alto i cuori

 

 

Massimo Fratini