Frammenti N° 48 – La Politica è Speranza, Servizio, Passione

“………Arrivo a questo incarico dopo aver trascorso tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi in Italia come in molte periferie del mondo. E’ un’esperienza che mi accompagnerà sempre e che da oggi metto al servizio di questa Camera. Farò in modo che questa istituzione sia anche il luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno. Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze. Dovremmo impegnarci tutti a restituire piena dignità a ogni diritto. Dovremo ingaggiare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri. In questa aula sono stati scritti i diritti universali della nostra Costituzione, la più bella del mondo. La responsabilità di questa istituzione si misura anche nella capacità di saperli rappresentare e garantire uno a uno. Quest’Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale. Di una generazione cha ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta spesso a portare i propri talenti lontano dall’Italia. Dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore. Ed è un impegno che fin dal primo giorno affidiamo alla responsabilità della politica e del Parlamento. Dovremo stare accanto a chi è caduto senza trovare la forza o l’aiuto per rialzarsi, ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante come ha autorevolmente denunziato la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l’ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato. Ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l’economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorno gli effetti della scarsa cura del nostro territorio. Dovremo impegnarci per restituire fiducia a quei pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non riescono ad andare avanti. Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l’intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore inesplorata di un disabile.
……………….Sarò la presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato, mi impegnerò perché la mia funzione sia luogo di garanzia per ciascuno di voi e per tutto il Paese. L’Italia fa parte del nucleo dei fondatori del processo di integrazione europea, dovremo impegnarci ad avvicinare i cittadini italiani a questa sfida, a un progetto che sappia recuperare per intero la visione e la missione che furono pensate, con lungimiranza, da Altiero Spinelli. Lavoriamo perché l’Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, un luogo della libertà, della fraternità e della pace. Anche i protagonisti della vita spirituale religiosa ci spronano ad osare di più: per questo abbiamo accolto con gioia i gesti e le parole del nuovo pontefice, venuto emblematicamente “dalla fine del mondo”. A papa Francesco il saluto carico di speranze di tutti noi. Consentitemi un saluto anche alle istituzioni internazionali, alle associazioni e alle organizzazioni delle Nazioni Unite in cui ho lavorato per 24 anni e permettetemi – visto che questo è stato fino ad oggi il mio impegno – un pensiero per i molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce. Un mare che dovrà sempre più diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni. Sento forte l’alto richiamo del Presidente della Repubblica sull’unità del Paese, un richiamo che questa aula è chiamata a raccogliere con pienezza e con convinzione. La politica deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione.
Stiamo iniziando un viaggio, oggi iniziamo un viaggio. Cercherò di portare assieme a ciascuno di voi, con cura e umiltà, la richiesta di cambiamento che alla politica oggi rivolgono tutti gli italiani, soprattutto in nostri figli. Grazie.”

(Lucia Boldrini 16 marzo dal discorso di insediamento a presidente della Camera)

A pochi giorni dall’elezione di papa Francesco che ha scelto di dare rilievo (e che rilievo) alla via preferenziale dei poveri, che non ha perso occasione in simboli e parole pe ricordare che la povertà, la sobrietà, il sostegno gli ultimi sono il motivo fondante dell’essere uomo e dell’essere cristiani………….. Ebbene dopo tutte queste emozioni forti che il Papa è riuscito a trasmettere, ecco che – inaspettata- la nuova presidente della camera Lucia Boldrini, nel discorso di insediamento alla camera afferma i medesimi principi coniugandoli con il linguaggio della politica.
Ripartire dagli ultimi… è sempre stato riferimento fondamentale nel mio agire politico. L’ho sempre vissuto come un imperativo categorico nella mia vocazione alla politica. Mi ha dato i brividi sentir richiamare in un discorso di insediamento che “Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l’intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore inesplorata di un disabile”. E’ vero Lucia, la politica deve tornare ad essere un servizio, una speranza, una passione.
Le ultime elezioni ci hanno consegnato un quadro politico pieno di incertezze. Da settimane si stanno vagliando tutte le possibilità. Tutte le alchimie politiche sono state considerate. Governo del presidente Napolitano, governissimo, governo di minoranza, richiamiare Renzi, fino alla presidenza di un esponente dei cinque stelle. Al contrario della maggior parte degli osservatori politici io sono moderatamente ottimista. Intanto i 2 terzi dei parlamentari sono nuovi, il 40 % sono donne, l’età media è notevolmente abbassata. Insomma nelle stanze stantie della politica si respira aria nuova. C’è voglia di cambiamento. Certo, giudicando con i vecchi parametri della politica, la situazione è critica. Ma il cambiamento c’è e si sta affermando. Ho fiducia che le persone nuove portino non solo idee nuove, ma anche nuovi modi di leggere e interpretare la politica. Sento un grande vento di onestà e di rigore che sta avanzando. Una voglia di trasparenza, di protagonismo. Il popolo italiano è sempre riuscito ad uscire a testa alta dai momenti difficili. Perché non ci deve riuscire anche adesso? Io ci credo. Se penso che Alfano ha dichiarato che il discorso della neo presidente della camera è stato veramente deludente……………….Siamo partiti con i discorsi di Boldrini e Grasso. E’ il piede giusto. Cribbio!

Ma cosa pensi di Grillo?
Da 30 anni mi occupo di formazione. Di ragazzi, di giovanissimi, di giovani e di educatori. Mi hanno sempre insegnato che quando ricopri il ruolo di educatore (specie di giovanissimi) è opportuno non invitare mai gli “educati” a casa tua. Perché ti possono vedere nella normalità della vita quotidiana. Possono demitizzarti. Alla loro età invece è opportuno avere dei miti da raggiungere, dei modelli da seguire, delle persone a cui fare riferimento per le proprie scelte. L’atteggiamento amicone è bello li per lì ma non fa crescere. E’ il mito che funziona. E’ il modello che educa.
Grillo si è comportato esattamente così. La sua forza è stata quella di fuggire dalle TV e dai talk show. Lontano dai dibattiti televisivi ha potuto coltivare i suoi monologhi (senza contraddittorio) e crearsi un MITO. Un alone fatto non di normalità ma di rottura dalle convenzioni lontano dalla pubblicità. Il mito del super partes, dello sfascia tutto. Insomma: non ci ha fatto “entrare a casa sua” per palare e interloquire. E’ riuscito, e continua a riuscire ad essere MITO. E noi, come i miei giovanissimi gli siamo andati dietro, rincorrendolo nel suo terreno.
Nel frattempo la classe politica attuale non riesce a parlare alla gente in maniera credibile. L’ultimo anno ci ha consegnato degli scandali che hanno definitivamente affossato la poca credibilità che la politica ancora aveva. Lo scandalo del Lazio con er pecora, quello della Lombardia con il sistema di potere di Formigoni, il Monte dei Paschi ecc. E poi ci si domanda “perchè s’è perso le elezioni?” Renzi può essere una risposta a tutto questo? Io dico di si. E’ l’unico che certe cose le aveva capite prima degli altri e ha lottato per affermarle. Ha perso per colpa di regole cervellotiche fatte apposta per non far partecipare tutti i cittadini, ma solo l’apparato. Tutte le questioni sulle quali Renzi ha costruito la sua “sconfitta” sono quelle che avrebbero fatto vincere Bersani. Via il Finanziamento pubblico ai partiti. Dimezzamento parlamentari. Sblocco del patto di stabilità. Diminuzione delle tasse. Se Bersani l’avesse pensata come Renzi avrebbe vinto le elezioni politiche. Ma allora …. Avrebbe vinto RENZI. O no? Come direbbe Grillo: “Roba da matti”!

RIPARTONO GLI APPUNTAMENTI DELLA CASINA ROSSA Vi aspetto numerosi con gli amici di sempre

Giovedì prossimo 21 Marzo alle ore 21,15 alla Casina Rossa in via di San Carlo, 17

Abbiamo tante cose di cui discutere: la situazione politica nazionale, il rimpasto della giunta comunale che ha portato Stefania Saccardi alla nomina di vice- sindaco, il nostro impegno per la formazione politica dei giovani. Insomma siete invitati tutti. Ma proprio tutti. Vecchi e nuovi amici.

Festa di Primavera a San Jacopino
Sabato prossimo 23 Marzo presso il giardino di via Maragliano ci sarà la prima festa organizzata dall’associazione “giardino di san Jacopino onlus”. Trovate la locandina in allegato. E’ il debutto ufficiale della nostra onlus che ha avuto in gestione dal comune il giardino.

Emergenza sfratti
Come vado segnalando da oltre un anno è arrivata a Firenze un’emergenza davvero drammatica. Sappiate che ogni giorno nel comune di Firenze si effettuano 5/6 sfratti con la forza pubblica. Ci sono centinaia di persone che in questi mesi hanno perso o stanno per perdere la casa. Tanta gente è per la strada. Per ora le istituzioni e la Caritas stanno tamponando. Ma fino a quando?…………Dobbiamo tenere la guardia alta su questi temi.

Vi aspetto giovedì alla casina rossa

Duc in altum

Massimo Fratini.

Ps. un cittadino mi ha inviato oggi questa foto. Mi pare un bel segno disperanza:

Descrizione: C:\Users\2899504\AppData\Local\Microsoft\Windows\Temporary Internet Files\Content.Outlook\DYWVMMWL\DSC00638.jpg i primi fiori dei nuovi ciliegi di piazza San Jacopino.

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