Frammenti n°32

IL LAVORO E LA FESTA

“Di tanto in tanto si riaffaccia la spinta a omogeneizzare la domenica agli altri giorni della settimana, destituendola del suo particolare contenuto di giorno di festa dedicato al riposo, alla famiglia, alla spiritualità e alle attività non lavorative.  Le ragioni del superamento della domenica tradizionale alludono quasi sempre ad un mutamento cruciale degli stili di vita che, nei fatti, avrebbero superato la tradizionale scissione tra tempo di lavoro, concentrato nei giorni feriali, e tempo di riposo proprio della domenica e dei festivi.

I dati dell’indagine mostrano che questa motivazione è sostanzialmente infondata, che la specificità domenicale è ancora molto forte, sentita e vissuta dagli italiani. Certo è che dal mondo produttivo giungono spinte a superare la festività domenicale obbligando un numero sempre più alto di persone a lavorare nei giorni festivi, ad esempio nelle attività commerciali e nei servizi. Ragioni di economicità (massimizzare l’uso delle strutture) unite alla voglia di offrire l’opportunità di praticare gli acquisti ai cittadini che durante la settimana lavorano, animano la richiesta di rendere la domenica giorno lavorativo.

Dai risultati dell’indagine emerge che, allo stato attuale, il lavoro professionale domenicale concerne il 31,3% degli italiani, di cui il 5,4% tutte le domeniche, il 13,8% qualche  domenica al mese ed il 12,1% qualche domenica l’anno (tab. 25).

E’ una minoranza importante per la quale lo steccato che tradizionalmente divide i festivi dai feriali durante le settimane è praticamente saltato, con tutte le implicazioni per l’organizzazione della vita familiare e anche per il proprio rapporto con il tempo libero……”

(Rapporto Censis “la domenica degli italiani” Gennaio 2005: pag.43.

Testo integrale http://www.chiesacattolica.it/cci_new/pagine/3265/Censis%20Rapporto%20finale.doc )

Recentemente la giunta comunale di Firenze ha varato l’ordinanza con i nuovi orari del commercio e le norme per il 2011. Dal provvedimento si rileva che nel centro storico, chi vuole può aprire le attività commerciali il 1° maggio, per Pasqua, il lunedì dell’angelo ecc. Uniche chiusure obbligatorie saranno il 1° gennaio, 25 e 26 dicembre.

Testo integrale dell’ordinanza:

http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-2_4_1-Orari+del+commercio%2C+firmata+l%27ordinanza+con+le+no.html?cm_id_details=54354&id_padre=4472

La motivazione principale che giustifica il provvedimento è che in tal modo, vista la vocazione turistica di Firenze, si possono attenuare gli effetti della crisi economica. Senza contare che l’apertura è facoltativa. Si agisce nell’ottica e nello sviluppo dei temi analizzati dal censis 6 anni fa (sembra un secolo). Personalmente ritengo che agendo nell’ottica della liberalizzazione dell’orario di apertura dei negozi, si attivi una rincorsa alla concorrenza che non permetterà più di poter distinguere il giorno lavorativo dal giorno di riposo. Ci sono delle cose sulle quali si fonda l’identità della persona. Il rispetto del riposo e della festa è una di queste. Nel governare una città, ci sono questioni ideali dalle quali non si può prescindere. Penso a quanto ha insistito il Sindaco su questo tema applicandolo alla pedonalizzazione di Piazza Duomo…………

Insieme ad altri cinque consiglieri (Stefania Collesei, Tea Albini, Andrea Pugliese, Claudia Livi e Francesca Chiavacci) ho sottoscritto un comunicato stampa che vi riporto integralmente.

“Sulla questione dell’ordinanza che il vicesindaco Nardella ha firmato , con la quale si consente ai negozi del centro storico di rimanere aperti il 1° maggio, ci eravamo già espressi in primavera ed ora lo confermiamo: il 1° maggio non si lavora.”
Così si esprimono i consiglieri del Pd Stefania Collesei, Tea Albini, Francesca Chiavacci, Andrea Pugliese, Claudia Livi e Massimo Fratini che annunciano una mozione nel prossima seduta del consiglio per ‘indirizzare l’operato della giunta’.”Il 1° maggio è inviolabile- aggiungono i consiglieri- questo non è un retaggio del passato ma una quanto mai questione ideale, di valori,di identità di una evoluta comunità di persone. Per questo riteniamo che la decisione della Giunta di permettere l’apertura dei negozi del centro nella giornata della festa dei lavoratori debba essere rivista. La crisi non si combatte rendendo più difficile la vita ai lavoratori del commercio nella giornata simbolo che tra gli altri li rappresenta, ma con concrete misure tese a rilanciare i consumi, a sostenere gli esercenti con azioni adeguate, a promuovere il marchio Firenze nel mondo. Per questo appoggiamo pienamente la scelta della Regione Toscana di varare una legge per confermare la chiusura degli esercizi commerciali in alcune feste religiose e civili, primo maggio compreso. Ritenendo che la vita delle persone non possa ridursi all’ adesione parossistica ad un consumismo sfrenato così come indicato anche dal presidente Rossi e dall’arcivescovo Betori. Nella vita delle persone, come in una melodia,le pause contano quanto le note musicali, altrimenti si produce un caos alienante. Per questo – aggiungono gli esponenti del Pd- riteniamo necessario che il consiglio comunale si esprima sull’argomento indirizzando l’operato della giunta Allo scopo stiamo preparando una apposita mozione di indirizzo da discutere alla riapertura dei lavori del Consiglio”. (lb)

Come vedete la discussione è aperta. Solleveremo la questione all’interno degli organi del Partito Democratico e nel gruppo. Poi decideremo le azioni da intraprendere nel merito. Per questo, mi interessa molto il vostro parere su www.massimofratini.it

CENTOLUOGO N° 57 – PIAZZA SAN JACOPINO

CI SIAMO. Siamo finalmente alla vigilia dell’approvazione del progetto definitivo di risistemazione della piazza e dell’assegnazione dei lavori.

GIOVEDI’ 13 GENNAIO alle ore 21,00

presso l’auditorium della scuola media Verdi in via monteverdi IL SINDACO MATTEO RENZI presenterà il rendering (proiezione in 3D) della nuova piazza San Jacopino.

NON SOLO SAN JACOPINO

Per gli abitanti di San Jacopino. Ho conosciuto Marco Zecchi, un cittadino che con grande spirito di servizio per la propria città cura un’ottimo blog che segnala di volta in volta tutte le novità del quartiere (e non solo). Ad esempio l’ultimo articolo riguarda l’istallazione di un nuovo fontanello di acqua di alta qualità presso i giardini di via Maragliano. Cliccatelo spesso:  http://nonsolosanjacopino.blogspot.com

E’ RIPARTITO IL PD FIORENTINO

Con l’elezione di Patrizio Mecacci alla segreteria provinciale e di Lorenza Giani alla segreteria comunale, si è finalmente conclusa la lunga stagione congressuale del Partito Democratico a Firenze. I 21 circoli della città sono stati rinnovati. Ci sono persone e idee nuove, speriamo si possa essere davvero incisivi. Uno dei temi che a me è molto caro e per il quale ho intenzione di spendermi nel partito è quello della formazione. Oggi nessuno più parla di formazione alla politica. La politica oggi è solo apparire. Non è possibile che le persone debbano essere scelte in base all’appeal, o alle capacità istrioniche. La Politica con la P maiuscola è sempre ricerca del bene comune possibile, è studio, fatica, coerenza. Di fronte a un problema –diceva don milani – uscirne da soli è egoismo, uscirne insieme è la politica. Oggi è davvero urgente parlare non solo del “cosa” ma anche del “come” e “con chi”.

COLLEGAMENTO SOCIALE CRISTIANO

Marco Parrini, un amico fraterno, ha deciso di far nascere a Firenze un circolo a livello cittadino di CSC (Collegamento Sociale Cristiano). Questi gruppi nascono dalla riflessione attenta sulla dottrina sociale della chiesa ed hanno l’obiettivo primario di coinvolgere e sensibilizzare alla politica i cattolici “distratti” o “disgustati”.

Benvenuto fra noi. Chi fosse interessato, me lo faccia sapere.

Marco nell’inviarmi gli auguri di Natale, ha richiamato un brano di La Pira che mi fa piacere riportare in parte:

Non si dica quella solita frase poco seria: la politica è una cosa brutta! No, l’impegno politico, cioè l’impegno diretto alla costruzione cristianamente ispirata della società in tutti i suoi ordinamenti, a cominciare dall’economico, è un impegno di umanità e di santità; è un impegno che deve poter convogliare verso di sé gli sforzi di una vita tutta tessuta di preghiera, di meditazione, di prudenza, di fortezza, di giustizia e di carità (…)” (Giorgio La Pira 1944)

Nell’augurare a me e a voi, che il 2011 possa essere (almeno a Firenze) l’anno della BUONA POLITICA,

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