Frammenti N° 48 – La Politica è Speranza, Servizio, Passione

“………Arrivo a questo incarico dopo aver trascorso tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi in Italia come in molte periferie del mondo. E’ un’esperienza che mi accompagnerà sempre e che da oggi metto al servizio di questa Camera. Farò in modo che questa istituzione sia anche il luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno. Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze. Dovremmo impegnarci tutti a restituire piena dignità a ogni diritto. Dovremo ingaggiare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri. In questa aula sono stati scritti i diritti universali della nostra Costituzione, la più bella del mondo. La responsabilità di questa istituzione si misura anche nella capacità di saperli rappresentare e garantire uno a uno. Quest’Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale. Di una generazione cha ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta spesso a portare i propri talenti lontano dall’Italia. Dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore. Ed è un impegno che fin dal primo giorno affidiamo alla responsabilità della politica e del Parlamento. Dovremo stare accanto a chi è caduto senza trovare la forza o l’aiuto per rialzarsi, ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante come ha autorevolmente denunziato la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l’ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato. Ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l’economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorno gli effetti della scarsa cura del nostro territorio. Dovremo impegnarci per restituire fiducia a quei pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non riescono ad andare avanti. Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l’intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore inesplorata di un disabile.
……………….Sarò la presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato, mi impegnerò perché la mia funzione sia luogo di garanzia per ciascuno di voi e per tutto il Paese. L’Italia fa parte del nucleo dei fondatori del processo di integrazione europea, dovremo impegnarci ad avvicinare i cittadini italiani a questa sfida, a un progetto che sappia recuperare per intero la visione e la missione che furono pensate, con lungimiranza, da Altiero Spinelli. Lavoriamo perché l’Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, un luogo della libertà, della fraternità e della pace. Anche i protagonisti della vita spirituale religiosa ci spronano ad osare di più: per questo abbiamo accolto con gioia i gesti e le parole del nuovo pontefice, venuto emblematicamente “dalla fine del mondo”. A papa Francesco il saluto carico di speranze di tutti noi. Consentitemi un saluto anche alle istituzioni internazionali, alle associazioni e alle organizzazioni delle Nazioni Unite in cui ho lavorato per 24 anni e permettetemi – visto che questo è stato fino ad oggi il mio impegno – un pensiero per i molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce. Un mare che dovrà sempre più diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni. Sento forte l’alto richiamo del Presidente della Repubblica sull’unità del Paese, un richiamo che questa aula è chiamata a raccogliere con pienezza e con convinzione. La politica deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione.
Stiamo iniziando un viaggio, oggi iniziamo un viaggio. Cercherò di portare assieme a ciascuno di voi, con cura e umiltà, la richiesta di cambiamento che alla politica oggi rivolgono tutti gli italiani, soprattutto in nostri figli. Grazie.”

(Lucia Boldrini 16 marzo dal discorso di insediamento a presidente della Camera)

A pochi giorni dall’elezione di papa Francesco che ha scelto di dare rilievo (e che rilievo) alla via preferenziale dei poveri, che non ha perso occasione in simboli e parole pe ricordare che la povertà, la sobrietà, il sostegno gli ultimi sono il motivo fondante dell’essere uomo e dell’essere cristiani………….. Ebbene dopo tutte queste emozioni forti che il Papa è riuscito a trasmettere, ecco che – inaspettata- la nuova presidente della camera Lucia Boldrini, nel discorso di insediamento alla camera afferma i medesimi principi coniugandoli con il linguaggio della politica.
Ripartire dagli ultimi… è sempre stato riferimento fondamentale nel mio agire politico. L’ho sempre vissuto come un imperativo categorico nella mia vocazione alla politica. Mi ha dato i brividi sentir richiamare in un discorso di insediamento che “Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l’intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore inesplorata di un disabile”. E’ vero Lucia, la politica deve tornare ad essere un servizio, una speranza, una passione.
Le ultime elezioni ci hanno consegnato un quadro politico pieno di incertezze. Da settimane si stanno vagliando tutte le possibilità. Tutte le alchimie politiche sono state considerate. Governo del presidente Napolitano, governissimo, governo di minoranza, richiamiare Renzi, fino alla presidenza di un esponente dei cinque stelle. Al contrario della maggior parte degli osservatori politici io sono moderatamente ottimista. Intanto i 2 terzi dei parlamentari sono nuovi, il 40 % sono donne, l’età media è notevolmente abbassata. Insomma nelle stanze stantie della politica si respira aria nuova. C’è voglia di cambiamento. Certo, giudicando con i vecchi parametri della politica, la situazione è critica. Ma il cambiamento c’è e si sta affermando. Ho fiducia che le persone nuove portino non solo idee nuove, ma anche nuovi modi di leggere e interpretare la politica. Sento un grande vento di onestà e di rigore che sta avanzando. Una voglia di trasparenza, di protagonismo. Il popolo italiano è sempre riuscito ad uscire a testa alta dai momenti difficili. Perché non ci deve riuscire anche adesso? Io ci credo. Se penso che Alfano ha dichiarato che il discorso della neo presidente della camera è stato veramente deludente……………….Siamo partiti con i discorsi di Boldrini e Grasso. E’ il piede giusto. Cribbio!

Ma cosa pensi di Grillo?
Da 30 anni mi occupo di formazione. Di ragazzi, di giovanissimi, di giovani e di educatori. Mi hanno sempre insegnato che quando ricopri il ruolo di educatore (specie di giovanissimi) è opportuno non invitare mai gli “educati” a casa tua. Perché ti possono vedere nella normalità della vita quotidiana. Possono demitizzarti. Alla loro età invece è opportuno avere dei miti da raggiungere, dei modelli da seguire, delle persone a cui fare riferimento per le proprie scelte. L’atteggiamento amicone è bello li per lì ma non fa crescere. E’ il mito che funziona. E’ il modello che educa.
Grillo si è comportato esattamente così. La sua forza è stata quella di fuggire dalle TV e dai talk show. Lontano dai dibattiti televisivi ha potuto coltivare i suoi monologhi (senza contraddittorio) e crearsi un MITO. Un alone fatto non di normalità ma di rottura dalle convenzioni lontano dalla pubblicità. Il mito del super partes, dello sfascia tutto. Insomma: non ci ha fatto “entrare a casa sua” per palare e interloquire. E’ riuscito, e continua a riuscire ad essere MITO. E noi, come i miei giovanissimi gli siamo andati dietro, rincorrendolo nel suo terreno.
Nel frattempo la classe politica attuale non riesce a parlare alla gente in maniera credibile. L’ultimo anno ci ha consegnato degli scandali che hanno definitivamente affossato la poca credibilità che la politica ancora aveva. Lo scandalo del Lazio con er pecora, quello della Lombardia con il sistema di potere di Formigoni, il Monte dei Paschi ecc. E poi ci si domanda “perchè s’è perso le elezioni?” Renzi può essere una risposta a tutto questo? Io dico di si. E’ l’unico che certe cose le aveva capite prima degli altri e ha lottato per affermarle. Ha perso per colpa di regole cervellotiche fatte apposta per non far partecipare tutti i cittadini, ma solo l’apparato. Tutte le questioni sulle quali Renzi ha costruito la sua “sconfitta” sono quelle che avrebbero fatto vincere Bersani. Via il Finanziamento pubblico ai partiti. Dimezzamento parlamentari. Sblocco del patto di stabilità. Diminuzione delle tasse. Se Bersani l’avesse pensata come Renzi avrebbe vinto le elezioni politiche. Ma allora …. Avrebbe vinto RENZI. O no? Come direbbe Grillo: “Roba da matti”!

RIPARTONO GLI APPUNTAMENTI DELLA CASINA ROSSA Vi aspetto numerosi con gli amici di sempre

Giovedì prossimo 21 Marzo alle ore 21,15 alla Casina Rossa in via di San Carlo, 17

Abbiamo tante cose di cui discutere: la situazione politica nazionale, il rimpasto della giunta comunale che ha portato Stefania Saccardi alla nomina di vice- sindaco, il nostro impegno per la formazione politica dei giovani. Insomma siete invitati tutti. Ma proprio tutti. Vecchi e nuovi amici.

Festa di Primavera a San Jacopino
Sabato prossimo 23 Marzo presso il giardino di via Maragliano ci sarà la prima festa organizzata dall’associazione “giardino di san Jacopino onlus”. Trovate la locandina in allegato. E’ il debutto ufficiale della nostra onlus che ha avuto in gestione dal comune il giardino.

Emergenza sfratti
Come vado segnalando da oltre un anno è arrivata a Firenze un’emergenza davvero drammatica. Sappiate che ogni giorno nel comune di Firenze si effettuano 5/6 sfratti con la forza pubblica. Ci sono centinaia di persone che in questi mesi hanno perso o stanno per perdere la casa. Tanta gente è per la strada. Per ora le istituzioni e la Caritas stanno tamponando. Ma fino a quando?…………Dobbiamo tenere la guardia alta su questi temi.

Vi aspetto giovedì alla casina rossa

Duc in altum

Massimo Fratini.

Ps. un cittadino mi ha inviato oggi questa foto. Mi pare un bel segno disperanza:

Descrizione: C:\Users\2899504\AppData\Local\Microsoft\Windows\Temporary Internet Files\Content.Outlook\DYWVMMWL\DSC00638.jpg i primi fiori dei nuovi ciliegi di piazza San Jacopino.

FRAMMENTI 45 LE PRIMARIE DEL 25 NOVEMBRE

 


Continuo  il dialogo con le persone che mi seguono da vicino nell’ avventura politica: le iniziative che mi è capitato di suscitare e/o  di sostenere, spigolature. Insomma  tutto quello che può essere strumento di riflessione per leggere e suscitare segni speranza in politica e per la politica. Chi non vuole più ricevere “Frammenti” me lo faccia sapere a massimo@massimofratini.it

FRAMMENTI N° 45

 

 

Firenze,  Mercoledì 21 Novembre 2012

 

25 NOVEMBRE 2012: PRIMARIE DEL PD.

VOTA MATTEO RENZI

 

Dunque ci siamo: è arrivato il momento della scelta.

Sono certo che le primarie di domenica 25 novembre riusciranno a cambiare l’Italia: comunque vadano.

E’ l’ora che la politica si riprenda il ruolo che le compete di guida etica e pratica della vita della nostra nazione.

Sta per finire l’era Monti. L’attuale premier ha lavorato bene; ha ridato credibilità internazionale dopo la sbornia dei bunga bunga e delle nipoti di Mubarac, ha ridotto lo spead, ha impedito che la speculazione ci portasse a fondo insieme alla Grecia, ma ha fatto un’operazione “tecnica” molto molto facile: ha aumento l’età pensionabile rimandando le spese (creando, fra l’altro, il dramma degli esodati) e ha aumentato TUTTE le tasse possibili IMU e IRPEF (attraverso i comuni) IVA ( direttamente) . Ha poi tagliato i soldi agli enti locali con una spending review che è stata esplicitata in tutta la sua portata solo il 31 ottobre, creando disavanzi terribili nei comuni e inevitabili tagli ai servizi.

La penso come Gino i’ giornalaio: “ A aumentà le tasse e s’era boni tutti”.

In realtà i tagli veri alle spese dello stato, dei ministeri, degli armamenti, della difesa, della burocrazia NON CI SONO STATI. Solo timidi accenni dimezzando il finanziamento pubblico ai partiti. Ma la casta – quella vera e impunita- non è stata toccata. A scanso di equivoci penso che il governo Monti era necessario e che non poteva essere fatto che questo tipo di intervento. Ma ora basta!  La politica adesso deve riprendere il suo ruolo ed iniziare a fare quello che le compete:  Lavorare per il bene comune (di tutti) evitando i fascismi della lega (prima) e di Grillo (ora). I sondaggi che danno Grillo al 20% mi spaventano. Ma ogni numero percentuale che Grillo prenderà ce lo meritiamo: tutti!

 

Allora si riparte: Adesso. Io ho scelto di sostenere Matteo Renzi nella sua corsa per le primarie del centro sinistra..

Alcuni mi hanno detto che probabilmente sono impazzito. Ma come –proprio tu che sei sempre stato critico nei confronti dell’amministrazione in questi 3 anni?  – Cosa ti hanno promesso?

Ho cominciato a fare politica nel 2001. In questi anni ho sempre cercato di essere obiettivo e trasparente nelle scelte. Non ho mai avuto secondi fini. Ho sempre detto quello che pensavo. Anche a costo di non essere considerato “dei nostri” o “dei loro”.

Ebbene: credo che nella politica amministrativa del comune di Firenze molte scelte sono state procrastinate e le scelte strategiche rimandate al poi. Ci sono molte cose che ho condiviso dell’azione amministrativa di Renzi. Ma ce ne sono altre che mi hanno convinto meno. E, al contrario di altri, non sono stato zitto. Dopo tre anni di amministrazione, non si può certo dire che io sia un “renziano”, ma, come ho già scritto e detto un anno fa,  sul piano nazionale io sto con Matteo.

10. 100. 1.000 volte RENZI. Come mai? Condivido con voi le principali motivazioni:

  1. Credo che Matteo sia l’unico oggi in Italia a riuscire a spostare i voti da destra a sinistra. L’area moderata di questo paese (che è la maggioranza) vota compatta per Matteo. Anche se si è cercato di frenare l’arrivo di queste persone attraverso regole farraginose. Bersani cerca i voti SOLO dei delusi della sinistra. Di quelli che non sono andati a votare. E’ una scelta alla meno.
  2.  E’ giovane, dinamico, dà speranza, riesce a muovere non solo la testa ma anche la pancia. E non è vero che non ci sono contenuti. Andate sui rispettivi siti: mettete a confronto le idee di Renzi con quelle di Bersani. Avrete delle sorprese.
  3. E’ arrogante perché vuole rottamare una generazione di politici. Io dico: “meno male”. E se insieme ai vari D’alema, Veltroni, Bindi, si rottamassero anche le idee della politica intesa come spartizione delle poltrone o come occupazione del potere, non sarebbe male. Dirò di più. Su questo tema sono d’accordo con Renzi non solo nel merito ma anche nel metodo. E’ l’ora di finirla con le vecchie liturgie. C’è aria di cambiamento nel paese. Non ve ne accorgete?
  4. Se vince Bersani, difficilmente riusciremo a vincere le politiche, le elezioni vere. Troppi sono i gruppi, le correnti, i personalismi che dovrebbero trovare casa. Si ritorna alla “contemperazione delle esigenze delle vari correnti”. Via, via, non se ne può più dei nominati. Non siamo più a pensare agli eletti, ma agli ERETTI. Eretti dalla casta, dalle correnti. Il giorno dopo della vittoria di Bersani, tutti i bersaniani reclameranno la loro visibilità e la loro fetta di torta. Si ritornerà ai tempi dell’Unione. Le divisioni ricominceranno a essere tante e tali da riportarci al voto di li a poco dilapidando la credibilità che ci siamo costruiti in questi anni.
  5.   Matteo Renzi mostra una  forte capacità nell’interloquire con l’opinione pubblica e con ampie fasce dell’elettorato oggi deluse dalla Politica. Anche il nostro elettorato deluso contesta alla nostra classe dirigente divisioni e sconfitte che hanno aperto spesso percorsi bui. Occorre un rinnovamento che ci rilanci con speranza nel futuro. 
  6.  Pensa solo a se stesso. E’ troppo ambizioso. Ma scusate: non siamo ipocriti: chi non lo è. Bersani? D’Alema? E’ vero: Matteo ha il difetto di non saper lavorare in squadra. E’ giovane: migliorerà. Posso dire che da quando in comune sono arrivati due personaggi  importanti come Givone e Petretto, la musica è cambiata. Penso che si possa dare a Renzi la possibilità di scegliersi uomini e donne di valore anche su scala nazionale. E poi, con la Merkel sono certo che farà la sua figura.

 

Io non penso che Matteo Renzi sia il nuovo De Gasperi o il nuovo La Pira nè tantomeno il nuovo Berlinguer, non credo nemmeno che possa essere il male minore, ma credo fermamente che sia il meglio possibile!

 Per questo vi invito il 25 novembre dalle 8 alle 20,00 ad andare a votare MATTEO RENZI

Dimenticavo: chiunque vinca le primarie avrà il mio pieno e incondizionato appoggio. Continuerò a lavorare più di prima al progetto del partito democratico nel quale continuo fermamente a credere. Ieri l’altro ho chiamato Cecilia Pezza (bersaniana) e Andrea Vannucci (renziano), due under 30 a parlare di primarie ad un gruppo di 20 ragazzi di 18/23 anni. Ebbene, con mia grande soddisfazione ho riscontrato che, pur nella dialettica delle differenze, erano di più i punti che univano di quelli che dividevano. Penso che ci sia speranza per il PD. Penso che ci sia speranza per l’Italia. Davvero!

 

In allegato trovate le sezioni elettorali per potere andare a votare il 25 novembre e gli orari per potersi registrare prima di domenica in modo da evitare le code.

 

 

Stasera vi aspetto alle Oblate

Mercoledì 21 novembre 2012, ore 21.00 presso la Caffetteria delle Oblate (all’interno della Biblioteca) via dell’Oriuolo 26 Firenze,  un mio amico – Tony Akmel,-  racconta al pubblico italiano i dettagli di uno dei principali conflitti africani in corso, purtroppo dimenticato dalla stampa nazionale e internazionale, in occasione  dell’uscita del  primo saggio in lingua italiana che denuncia la politica neocolonialista della Francia in Costa D’Avorio.

 

Il sottoscritto porterà i saluti introduttivi. Ti aspetto.

http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-7_4_1-Esce+il+primo+saggio+in+lingua+italiana+che+denunc.html?cm_id_details=65406&id_padre=4473

 

Il Bilancio del comune:

Il 30 novembre il consiglio comunale voterà la delibera sull’assestamento di bilancio. La manovra sia di 4,2 milioni. I servizi, il sociale e l’istruzione non saranno toccati per ora. Sarò più preciso nel prossimo Frammenti

 

Ripartono i lavori in piazza San Jacopino

In questi giorni si sono sbloccati un po di fondi per la ditta incaricata dei lavori. In tal modo sarà possibile riaprire il credito con una banca fiorentina e ricominciare i lavori, speriamo alla fine della settimana/inizio della prossima. Probabilmente la piazza non sarà finita per Natale ma…… saremo molto vicini

Vi ricordo che chi lo desidera può iscriversi all’albo degli scrutatori del comune di Firenze entro il 30 novembre.

Vi invito a scrivermi le vostre opinioni. Come sempre, risponderò a tutti. Anzi a quasi tutti. Con David, vecchio amico del cuore, c’è di mezzo un invito a cena…………….

 Vi aspetto domenica 25 novembre ai seggi a votare Matteo Renzi.

 

 In alto i cuori

 

Massimo Fratini

 

La politica si può : comincio io!

 

“LA  POLITICA SI PUO’: COMINCIO IO”

 

5 incontri di introduzione  alla Politica. 

 

L’idea di fare un corso nasce dalla presa d’atto che sempre più giovani non sanno cos’è la politica, non capiscono  la differenza fra politica e istituzioni, qual’è la storia delle idee.

 E’ rivolto ai GIOVANI di età e di spirito,  o comunque a persone che non sono mai state coinvolte nella politica “attiva”.

 

Mercoledì 7 novembre  2012: le radici 1

I cattolici nella politica italiana: da don Sturzo a oggi.

Beppe Matulli (ex vicesindaco di Firenze e ex onorevole)

 

Mercoledì 14 novembre 2012: le radici 2

Bandiere Rosse. Le tradizioni delle sinistre marxiste, riformiste e laiche nella politica italiana.

Michele Morrocchi (ultimo segretario fiorentino degli ex DS)

 

Lunedì 19 novembre 2012: la politica nazionale

 Le primarie del PD.  E’ solo uno scontro fra Renzi e Bersani?

Andrea Vannucci e Cecilia Pezza – consiglieri comunali di Firenze PD

 

Giovedì 6 dicembre 2012: la politica per la città

La politica per le città di oggi: arcipelago di luoghi o comunità di persone?

Massimo Mattei assessore al comune di Firenze intervistato da Riccardo Bigi giornalista di Toscana Oggi

 

Mercoledì 12 dicembre 2012: le domande

 Le radici e le ali della politica: quali domande, le risposte possibili

Incontro senza rete con le domande dei partecipanti al corso rispetto ai problemi più scottanti emersi nei 4 incontri precedenti. Tavola rotonda.

Beatrice Draghetti – presidente provincia di Bologna-

Massimo Fratini, Cristiano Balli, Giacomo Ossadi, Niccolò Sbolci (consiglieri PD al comune e ai quartieri di Firenze)

 

Gli incontri si terranno presso la “Casina Rossa” in via di San Carlo,17 (zona filarete/soffiano)

 

ISTRUZIONI PER L’USO:

 

1)      Numero massimo dei partecipanti: 15

2)      Essendo un “corso”, si richiede fedeltà nella presenza.

3)      E’ gratuito!

4)      Orario delle serate: 19,00/22,30. Il primo lo offriamo noi, ciascuno porta un secondo e/o un  dolce da condividere

5)      Come si vede dai temi e dai relatori, Il “corso” è aperto a tutti, precisando che il campo di azione è  quello del centro sinistra

Massimo Fratini, Cristiano Balli, Nicolò Sbolci, Giacomo Ossadi.

Frammenti n°43

 

Ho scritto prima dell’appuntamento da non mancare. Entriamo nel merito di

FRAMMENTI N° 43

RENDERE CONTO:SEMPRE!

 

Firenze 13 Ottobre 2012

 

Ci sono due modi per fare della politica la propria professione. Si vive “PER” la politica o si vive “DI” politica. Le due alternative non si escludono affatto l’una con l’altra. Al contrario, accade di regola che si facciano, -per lo meno idealmente, ma per lo più anche materialmente – entrambe le cose: chi vive “per” la politica  costruisce in senso interiore “tutta la propria esistenza intorno a essa”; egli gode del puro possesso della potenza che esercita, oppure alimenta il proprio equilibrio interiore e il proprio sentimento di se con la coscienza di dare un senso alla propria vita per il fatto di servire “una Causa”. In questo senso interiore ogni uomo serio che vive per una causa, vive anche di questa causa. La differenza riguarda anche un aspetto assai più concreto della questione: quello economico. “Della” politica come professione vive colui che cerca di trarre da essa una fonte durevole di guadagno; “per” la politica, invece, colui per il quale ciò non accade. Affinchè qualcuno possa vivere “per “ la politica in questo senso economico, devono darsi …..alcuni presupposti se volete assai banali: egli dev’essere, in condizioni normali, economicamente indipendente  rispetto ai proventi che la politica può procurargli. Ciò significa, assai semplicemente, che egli deve essere facoltoso o trovarsi in una condizione personale che gli procuri  sufficienti entrate.

(Max Weber – la politica come professione -1919)

…………I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”…….

………… noi vogliamo che i partiti cessino di occupare lo Stato. I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della nazione; e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi di Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l’operato delle istituzioni…

……. La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano. Ecco perché gli altri partiti possono provare d’essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche. […] Quel che deve interessare veramente è la sorte del paese. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude. (Enrico Berlinguer – intervista di Eugenio Scalfari  su Repubblica. 1981)

 

 

Quello che sta accadendo nel mondo della politica nel nostro paese è di una gravità senza  precedenti. Si è raggiunto un grado di aberrazione che fa indignare e vergognare. Ma come ha fatto il nostro paese a ridursi così?  E’ vero che al peggio non c’è mai fine. Sono passati 20 da mani pulite. Dopo aver seguito le vicende dei politici di allora, da Mario Chiesa in poi,  pensavo che il paese avesse maturato efficaci anticorpi, e che –insomma- di peggio non si potesse vedere. Avevamo allora un’intera classe politica corrotta, un intero parlamento corrotto, con la gran parte di inquisiti. Era il 1992. La vigilia della discesa in campo di Berlusconi.  Quello che sta succedendo adesso è persino peggio. Almeno allora si rubava (salvo eccezioni) “per il partito”, “per il gruppo” . Adesso si ruba semplicemente e banalmente per se stessi. Fregandosene della facciata. Nel peggiore incubo nessuno di noi avrebbe immaginato un assessore regionale (eletto dal popolo con 11.000 preferenze!!)  e legato a filo doppio con la mafia.  Si dirà che è colpa del parlamento di nominati (anche se qui…..), che è il frutto del Berlusconismo spinto, dell’assenza di valori, della mancanza di controlli, dell’allontanamento della politica dai problemi della gente.

Ma come è stato possibile? Mettere in piedi un sistema di finanziamenti senza controlli? Un  immenso paese del bengodi che non solo istiga a rubare, ma fa dell’arraffare uno status del politico impegnato. Gruppi parlamentari, gruppi consiliari, partiti, sindacati, tutti con bilanci non certificati. Persino un fustigatore IdV nel calderone.

Pensavo che dopo le ruberie del Trota e del cerchio magico (e Bossi è ancora lì), gli hotel di lusso di Formigoni (ed è ancora lì), il consiglio comunale di Reggio Calabria sciolto per mafia, il capo delle poste del Senato arrestato per spaccio di droga(!) ci si potesse fermare. E invece l’indignazione ha raggiunto il culmine con l’arroganza e il becerume dell’affare Fiorito al consiglio regionale del Lazio. Quello che colpisce delle feste in maschera dei porcelli esibiti e vestiti a festa è il senso dell’impunità che sembra trasparire da ogni azione. Pensate: era presente anche la Polverini, con tanto di intervento e foto ricordo……..

Per forza Grillo nei sondaggi sfiora il 20%. (Aggiungerei: e il camper di Renzi si rifornisce di benzina potenziata). Vallo a spiegare alla gente che non sono tutti uguali, che comunque ci sono politici e amministratori onesti che se ne fregano di fare soldi con la politica ma che mettono del proprio PER la politica. Ne conosco molti. Credetemi. Lo ripeto: non siamo tutti uguali.

Da tempo mi sono chiesto: “ma io posso fare qualcosa?”

Certo: impegnandomi nel partito, cercando di portare i valori  in cui credo alla base della politica cittadina e non solo; come direbbe Weber è arrivata la stagione in cui bisogna coniugare l’etica dei principi con l’etica della responsabilità. Da sempre ho pensato che il rendere conto debba essere il fondamento della buona politica. Sono un sostenitore della battaglia radicale dell’anagrafe pubblica degli eletti. Per questo ho deciso di comunicarvi i “frutti” del mio impegno politico da consigliere comunale.

Nota: non abbiamo compensi dal gruppo, ma NOI finanziamo l’attività del gruppo consiliare.

 

Compensi per l’attività di  consigliere comunale di Massimo Fratini:

netto 2010: euro 7.855 oltre a 1.877 versati al partito e al gruppo

netto 2011: euro 8.100 oltre a 1.935 versati al partito e al gruppo

netto 2012 (fino a settembre): 6.974 oltre a 1.725 versati al partito e al gruppo

le mie presenze in consiglio e in commissione sono state:

182 nel 2010, 186 nel 2011, 154 fino a settembre 2012. Considerate che per ogni presenza si può calcolare una durata media di due ore……… a voi i conti.!!!!!!!

Inoltre:

-     Ho le ore di permesso dal lavoro per ogni presenza SOLO nell’orario di lavoro e solo per la durata delle commissioni/consigli. Non un’ora di più. La legge non permette di avere del tempo  per studiare le delibere e i documenti da votare. Se vuoi sapere ciò che voti devi farlo FUORI dall’orario di permesso o con le tue ferie (come capita spesso). Gli argomenti della commissione Bilancio che presiedo non sono semplici e di immediata comprensione. Vi dico che molto spesso faccio fatica a tenermi aggiornato.

-     Benefit: abbonamento gratis in tribuna allo stadio

-     Benefit: un biglietto gratuito per ogni spettacolo del Mandela Forum

-     Benefit: possibilità di avere il telepass (a pagamento) per tutte le ZTL. Siccome viaggio sempre in bici, non l’ho ritirato.

Con Frammenti cerco di mantenere un filo diretto con le persone che mi seguono. Qualcuno mi ha fatto osservare che è comunque un monologo e non un dialogo. Allora: potete ascoltare i miei interventi in consiglio e poi scrivere sul mio blog. Mi impegno a rispondere a tutti.

http://consiglio-online.comune.firenze.it/webtv/cmWeb.dll/pgIndex?an=2012  

Non so se queste notizie sono per voi interessanti. Se pensate che venga pagato troppo o poco. Una cosa posso garantirla al di là dei risultati che posso aver raggiunto:  io ho sempre dato il massimo e voi?

 Vi aspetto  alla Casina Rossa il 16 Ottobre 

 

In alto i cuori

 

Massimo Fratini

 

Frammenti n° 42 – Il piccolo cammino di San Giacomo

FRAMMENTI N° 42

Questo numero di Frammenti è interamente dedicato all’iniziativa del “piccolo cammino” del 29 settembre 2012. E’ un’occasione davvero importante! E’ la prima volta che mi capita di vivere un’iniziativa interamente voluta, cercata, organizzata e in parte finanziata da singoli cittadini che, in occasione del rifacimento della piazza, grazie al blog (vedi sotto) hanno scoperto l’importanza dei simboli  che sono segni costituivi di  una comunità .  Grazie davvero a Marzia Mordini, Fabio Zuliani, Patrizia e Pino Cosentino, Massimo Cappuccini, Marco Zecchi, Francesco Arena, Donatella e Maurizio Bertelli, Antonio Caminati, e le tante persone che, lavorando un anno intero hanno reso possibile questo splendido risultato. In allegato trovate la pagina di “Toscana Oggi” che contiene oltre all’articolo riportato qui sotto, anche la descrizione dell’iniziativa.

 

Firenze 21 settembre 2012

 

IL PICCOLO CAMMINO DI SAN JACOPO

 

IL COINVOLGENTE CAMMINO  DEL “PICCOLO CAMMINO”

Quando nel 2010 siamo partiti con l’assemblea a San Jacopino per i “ 100 luoghi”, , nel mio ruolo di coordinatore dei lavori della piazza, mai e poi mai mi sarei aspettato di essere testimone di  un’esperienza così forte, unica e coinvolgente: un “cammino” che chiama a raccolta i pellegrini.  Quando fu approvato il progetto definitivo della piazza, ad un cittadino venne un’idea geniale. Ma perché al centro della nuova rotonda non ci mettiamo una conchiglia simbolo del “pellegrino” in onore a San Giacomo? Voleva essere un elemento identitario importante per il rione, nel punto esatto dove sorgeva l’antica chiesetta di San Jacopino. (oggi ricordata da una lapide).  La proposta ebbe un’accoglienza entusiastica. Da allora è cominciato un “cammino” che ci ha portato alla scoperta di un vecchio/nuovo  “cammino”. Un gruppo di cittadini, istituito per controllare i lavori di rifacimento della piazza, ha scoperto che anticamente la via polverosa (attuale via maragliano) era l’inizio di un percorso che portava a al duomo di Pistoia dove è custodita una reliquia del santo. E’ nata subito la voglia di ripristinare questo cammino attraverso un vero e proprio pellegrinaggio. “Ma siete pazzi! Non verrà nessuno! Ma scherziamo: un pellegrinaggio al giorno d’oggi. Davvero assurdo”. Queste erano le mie parole. Eppure nonostante me, da quel momento in poi è stato un susseguirsi tumultuoso di avvenimenti. La scoperta di molte chiese con “ospizio” intitolate a San Giacomo nel territorio di Firenze e dintorni, Maurizio e Donatella, due storici del territorio,  hanno dato la loro disponibilità per le ricerche storiche, la scoperta che parrocchia di Santa Maria a Campi  aveva già svolto indagini storiche, un signore capitato per caso ci ricostruisce il percorso  che viene poi disegnato a mano su carta lucida con l’inchiostro, l’incontro con la comunità del pellegrino e l’inserimento nel circuito dei grandi pellegrinaggi europei, la stampa dei libri, la credenziale, il csi di Pistoia che cura il percorso nel suo territorio, il programma con il percorso scaricabile per il GPS satellitare, il coinvolgimento della parrocchia, degli scout, del Tandem di pace, le disponibilità di decine di persone…… insomma un’interesse straordinario, inaspettato.  Ci siamo sentiti coinvolti in una cosa più grande di noi. Come se il cammino ci avesse chiamato LUI.

E io?? Io ho sempre detto che non era realizzabile. Ho sempre remato contro. Tuttora penso che 39 km. In una giornata sono irrealizzabili. Ho tuttora mille paure e riserve. Basta leggere il programma per capire quante difficoltà ci sono. Ma devo testimoniare che tutte le volte che abbiamo cercato qualcosa o qualcuno per questa iniziativa, abbiamo sempre trovato le porte spalancate.  Anch’io tenterò il pellegrinaggio. Lo farò in bicicletta. E’ il cammino che mi chiama. Al solo pensiero mi vengono i brividi. Che dire?: Vi aspetto!

(Massimo Fratini Toscana Oggi del 23 settembre 2012)

 

IL PICCOLO CAMMINO DI SAN JACOPO

Alla riscoperta di un  itinerario a piedi sulle tracce del percorso storico e religioso dei  pellegrini medievali dalla chiesa di S. Jacopo in Polverosa di Firenze  alla Cappella di S. Jacopo nel Duomo di Pistoia.

 

MODALITA’ – ORARI – ISCRIZIONE – INFO

 

1)      ORARIO DI PARTENZA DEL PERCORSO A PIEDI (29 settembre 2012)

06,30  Consegna delle credenziali alla partenza in piazza San Jacopino.  Successivamente alla partenza, le credenziali potranno essere ritirate presso la Parrocchia di San Jacopo in Polverosa, via B. Marcello 22.

Sulle credenziali saranno apposti i timbri di attestazione della partenza e, su richiesta, anche a S. Maria a Campi, S. Domenico a Prato ed al Duomo di Pistoia.

Alla partenza verrà dato un opuscolo con l’itinerario da seguire e un piccolo promemoria. Il percorso sarà segnato con fascette poste su pali o in altri luoghi visibili, di COLORE GIALLO, specie dove c’è incertezza.

07,00  Benedizione dei partecipanti da parte del parroco Don Fulvio Capitani e partenza a piedi

09,30 Partenza dei pellegrini ciclisti coordinati dall’associazione Tandem di pace.

9:30-10,00 Arrivo a S. Maria a Campi (Km  12) – Don Andrea Pucci e i suoi parrocchiani ci accolgono nella cappella, antico Spedale di pellegrini.

12,00-13,30 circa – Sosta (organizzata dal CSI) nel Chiostro della Chiesa di San Domenico a Prato (Km 20) – Ricordarsi di portare il pranzo a sacco.

15,30-16,00 Passaggio da Agliana (piccolo ristoro organizzato alla casa dei Mazzetti al Chiuso) e dalla Stazione di Montale (Km 30), proseguendo lungo la direttrice della via romana Cassia.

18,30-19,30  Arrivo a Pistoia (organizzato dal CSI) – Accoglienza davanti a S. Bartolomeo in Pantano e visita dei luoghi di San Jacopo.

Ritorno in treno con partenze alle ore: 19,22; 20,12; 20,22; 20,42; 21,12; 21,42; 22,14; 23,12 percorrenza circa 40 minuti. Su tutti i treni è ammesso il trasporto bici con biglietto 10Km.

 

2)      ll percorso dei pellegrini ciclisti inizierà davanti alla Chiesa di via Benedetto Marcello 22, dopo aver ritirato le credenziali.  Per chi volesse tornare a Firenze in Bici è opportuno ricordare che il tramonto è circa alle 20,30

3)      Ci si può comunque aggregare successivamente, ma si consiglia di avere nel gruppo qualcuno che conosce adeguatamente il percorso o ha il GPS (vedi sotto le specifiche sul sito nonsolosanjacopino.blogspot.com si trovano i “public link” dell’opuscolo dell’itinerario in formato pdf e del tracciato in formato kmz, per consultarlo su google earth, e in formato gpx per caricarlo nei ricevitori gps : https://dl.dropbox.com/u/12572973/29%20settembre%202012%20PICCOLO%20PELLEGRINAGGIO%20S%20JACOPINO%20PISTOIA%20.pdf
https://dl.dropbox.com/u/12572973/S.%20Jacopino%20-%20Pistoia.kml
https://dl.dropbox.com/u/12572973/S.%20Jacopino%20Pistoia.gpx

4)      Per chi va a piedi si consiglia un equipaggiamento da trekking estivo urbano, scarpe adatte o scarponi bassi e leggeri, zainetto con giacca a vento impermeabile, maglia, bottiglietta d’acqua, telefono, eventuali ricambi in un sacchetto di plastica, bastoncini da trekking. Per la pioggia un ombrellino o una mantella (più adatta per i ciclisti).

5)      Al fine di non smarrire la strada, per motivi di sicurezza, si consiglia di intraprendere il cammino in piccoli gruppi; sul Promemoria si può trovare il numero di telefono da utilizzare per chiedere ausilio in caso di difficoltà.

6)       La partecipazione al pellegrinaggio (passeggiata storico culturale) è a titolo  assolutamente personale.  Si richiede un comportamento umile e rispettoso delle persone e dei luoghi attraversati, come si conveniva ai pellegrini: peccatori, mendicanti e malati. Ognuno risponde di sesso. L’organizzazione non risponde di eventuali danni a persone o a cose.

7)      Nei giorni precedenti, per facilitare l’organizzazione, è opportuno comunicare la propria partecipazione, telefonicamente o inviando un sms, a MARZIA 3356305611, oppure scrivendo alla casella e-mail :  nonsolosanjacopino@gmail.com

 

Lo svolgimento della rievocazione è reso possibile dal supporto organizzativo di:  CSI, Tandem in pace, Scout, Comunità Toscana il Pellegrino e altre benemerite Associazioni alle quali va il ringraziamento di tutti i partecipanti e promotori.

 

Ulteriori notizie su nonsolosanjacopino.blogspot.com

 

 

E il rifacimento della piazza????

La ditta ha avuto un po’ di problemi sia amministrativi che pratici. La consegna finale avverrà nel mese di Novembre.

A breve sarà diramato il  report di cantiere ° 7

 

Vi aspetto sabato prossimo

 

In alto i cuori

 

Massimo Fratini

Frammenti N°41 – La discesa in camper

FRAMMENTIN° 41

 

Firenze 12 settembre 2012

LADISCESA IN CAMPER

 

…………….. il fattore “R”, Renzi, appunto, sta mettendo a soqquadro il palazzo e intrigando l’opinione pubblica. Può darsi che abbia ragione D’alema che lo vede sostenuto soprattutto da chi non vuole che il PD non vada al governo.  Può darsi che abbia ragione Vendola, libero docente in aria fritta, che lo considera un juke box di banalità. Può darsi che faccia bene la classe dirigente del Pd ad affidare alla sua delegazione alla convention democratica a Charlotte la missione di spiegare che il sindaco Pd di Firenze è nemico del Pd. Può darsi che il messaggio renziano sia vuoto mediatico, “berlusconiano” e che debba riempirsi di contenuti, di proposte di governo.  Può darsi dunque che abbia ragione Iva Zanicchi quando dice che tutte le donne PdL adorano Renzi (salvo poi votare Berlusconi). Insomma, può darsi che il vuoto della politica che ha dovuto affidarsi ai tecnici per cavarci le gambe, e l’insostenibile pesantezza di una vecchia guardia oramai bruciata anche in personaggi tutt’altro che vecchi, dia a Renzi una caratura che in realtà non ha. Può darsi che queste osservazioni che nascono sia dai suoi animosi oppositori, sia da ragionamenti e obiettivi più pacati, abbiano un profondo fondamento di verità. Ma tutto ciò non vale nulla di fronte alla realtà.

Matteo Renzi sindaco PD (ma non ditelo al PD) di Firenze è la star del momento. Persino a Firenze. Dovunque vada (e va ovunque) si radunano folle, partono applausi, si aggrovigliano telecamere. Lui accarezza i bambini e accarezza gli anziani: lo zio e il nipote che tutti vorrebbero. Renzi piace, probabilmente più a quelli a cui non dovrebbe piacere che alla sua famiglia di origine. Ma che ciò sia un difetto è tutto da dimostrare. Questo è lo scenario politico attuale . Piaccia o non piaccia.……….realismo impone di prendere atto dell’esistente: oggi come oggi lui appare vincente, più per demeriti degli altri che per meriti suoi. Perché il centro sinistra sembra incapace di proporsi in modo diverso dai consueti rituali. Si arrocca, scalcia, scomunica. Roba vecchia. Manca solo che parta lo stantio appello pro Bersani degli intellettuali e per Renzi la porta delle primarie sarà spalancata………..

(Gabriele Canè “la Nazione” del 9 settembre 2012)

 

Matteo Renzi ha rotto gli indugi e annunciato che si candida alle primarie che, occorre ricordarlo, ancora non sappiamo quando saranno esattamente e soprattutto come e con quale base di programma. Ma, lasciando da parte per un momento la questione nazionale, é evidente che si apre anche una questione locale che coinvolge gli interessi e il bene di Firenze e dei fiorentini. La stagione che stiamo vivendo é una delle piú complicate per i comuni. Pesantissimi tagli ai trasferimenti, quindi molte meno risorse rispetto al passato e, al contrario, un considerevole aumento dei bisogni, in particolare modo da parte della fascia piú debole della popolazione. Fare il Sindaco di una città come Firenze potrà essere il mestiere piú bello del mondo ma se c’é una cosa indiscutibile é che si tratta di uno tra i compiti piú difficili da assolvere. Le questioni aperte sono molte e il governo della nostra città richiede, oltre alle fondamentali azioni di carattere strategico come ad esempio quelle connesse al trasporto pubblico, all’adozione degli strumenti urbanistici, il pesante onere di un’attenzione quotidiana. La domanda é dunque: Tutto ció é seriamente possibile se il primo cittadino sarà impegnato in una campagna elettorale permanente, tra l’altro già iniziata da mesi? Se il motto “Firenze prima di tutto” vale qualcosa, questo interrogativo non potrà essere risolto con qualche battuta e nemmeno essere ridotto strumentalmente ad una questione polemica tra parti contrapposte. Al centro ci sono i fiorentini e la legittima pretesa che venga garantito il governo della città piú efficiente possibile. É cosa seria!!! 

(Claudio Fantoni – ex assessore al bilancio– da post su facebook)

 

Finalmente ci siamo. Matteo Renzi è in pista. Lo si sapeva da sempre. Fin dai tempi del “genio fiorentino” in provincia ha cominciato a costruire la sua immagine. Ha poi proseguito con la campagna per le primarie, con l’elezione a Sindaco, con il “mestiere” più bello del mondo. Ha cominciato a scrivere libri, a imperversare nelle TV,  e poi………. La sua ascesa è stata formidabile. Un crescendo inarrestabile e prevedibile. Sono testimone della profezia che il buon Beppe Matulli fece  agli albori del nuovo millennio: “ fermatelo adesso o rassegnatevi: diventerà presidente della repubblica”.  Matteo ha una marcia in più. Sa parlare, si presenta bene, buca lo schermo e sa quel che dice. Non è vago e fumoso. E’ concreto e accetta le critiche. Un anno fa Nicola –un amico da cui ho imparato molto riguardo alla politica – mi disse: “Ormai il ciclone Renzi è già passato su Firenze. Adesso lo tsunami si sta dirigendo su Roma.” Erano i tempi del maggior impegno di Matteo su Firenze. Non ci credetti. Mi sbagliavo di grosso.  Sto rivedendo adesso su scala nazionale le stessa storia delle primarie di Firenze. Vediamo di fare qualche parallelo. Ripercorriamo la storia per vedere se ci insegna qualcosa:

  1. 1.      Nel 2008 Pistelli era sicuro di vincere. Ero presente all’assemblea del partito che lo doveva incoronare candidato unico del PD per le primarie di coalizione. Ma no – disse Lapo – non deve sembrare un’investitura dall’alto.  Facciamoci legittimare dalla gente. Facciamo le primarie libere e aperte. Ma………………. Bersani non ha fatto lo stesso?
  2. Matteo, sfruttando la sua visibilità in provincia, cominciò a imperversare nel territorio diventando colui che aveva risolto definitivamente il problema delle buche sulla FI-Pi-LI (!) e colui che aveva costruito l’inceneritore(!!). Ricordate la campagna mediatica in occasione del referendum a Campi?  Sfruttando l’inconsistenza degli ultimi mesi della moribonda giunta Domenici cominciò a imperversare mediaticamente. Ma…………………………….non sta succedendo lo stesso?
  3. 3.      Quando all’interno del partito si accorsero che il “ragazzo gioca bene”, cominciarono a cercare dei possibili candidati alternativi. Cominciò una guerra fratricida volta a “posizionarsi” dopo le primarie. Ogni componente voleva la sua visibilità. Così, anziché concentrarsi su un candidato unico cominciò una guerra terribile  fra dalemiani, veltroniani, cioniani, lastriani ecc…. risultato: ad ogni complotto in più Matteo volava nei consensi. Non è stato un caso che i maggiori sostenitori di Renzi siano stati i vecchi compagni del PC. Ovvio: erano schifati dei loschi e oscuri giochi di potere per le poltrone. Ma……………………….. ora, con la storia della rottamazione non sta succedendo lo stesso?
  4. “Matteo è giovane, inesperto, irresponsabile, cerca i voti della destra,  perciò se vince lui le primarie a Firenze non lo voto”. Questo dicevano allora i venturiani, lastriani ecc….. Non è di sinistra. Non è del nostro partito. Ma………………. Ora non sta succedendo la stessa cosa? Per ogni intervento sono migliaia di voti che si spostano.

Siamo arrivati a oggi. Leggendo la stagione 2008/2009 a  Firenze, si può prevedere quali saranno le prossime mosse su scala nazionale. Vedendo che il ragazzo ha così tanto fascino sulle folle, dobbiamo prevedere un meccanismo che lo freni. Cribbio. Ma perché deve partecipare alle primarie la gente di destra? Troviamo dei meccanismi  che possano garantire la vittoria al gruppo dirigente. Doppio turno/doppio turno con sbarramento/iscrizione alle liste  delle primarie (pubbliche o no?).  E mentre l’intero gruppo dirigente del partito si attorciglia in queste discussioni, Renzi parla dei problemi del paese. Riesce ad essere convincente perché liquida la questione dicendo: “fatele voi le regole, non mi interessa” tanto non ho niente da perdere. E il  consenso vola …………………

Se a tutto questo aggiungete che il problema maggiore che avrà prossimamente il gruppo dirigente del partito  sarà quello di spiegare perché nella futura legge elettorale il PD non vuole la preferenza unica ma il collegio uninominale con primarie alla francese/tedesca /inglese/sud vietnamita. A Renzi basterà dire: ”sono per il ripristino delle preferenze”. Messaggio chiaro e diretto. E così il capolavoro del PD sarà compiuto.

 

Per tutte queste ragioni ritengo che RENZI HA GIA’ VINTO. Resta solo da stabilire a cosa si gioca e con quali regole. Ma state certi Renzi ha già vinto.

Il grado di disaffezione della gente verso questa classe politica, seppellirà Bersani e tutta la vecchia nomenclatura.

Matteo ha capito bene  alcune cose fondamentali. Il maggioritario e le primarie necessitano un nuovo modello di partito. Lui l’ha sempre detto. Non c’è niente di strano se ha cominciato intanto col demolire il vecchio. Non lo trovo scandaloso. Anzi…. Ritengo che nei suoi ragionamenti Matteo abbia ragione non solo nel merito, ma anche nel metodo. E’ l’ora di stanare le vecchie liturgie.

 

TUTTO CIO’ PREMESSO……………………………..

Ritengo che abbia ragione anche Claudio Fantoni quando richiama rigore e presenza in città. Ritengo che a causa di questa campagna elettorale del sindaco  ci possano essere dei problemi nella gestione della città. Come consigliere comunale e ancor di più  come presidente della commissione bilancio, mi sento sollecitato e stimolato a non mollare la presa sui problemi veri della città e le tante – troppe – cose ancora lasciate a mezzo a Firenze. Non ci deve interessare la visibilità ma gli interessi dei cittadini specialmente degli ultimi e dei più deboli.

I morsi della crisi, i minori trasferimenti ai comuni possono minare un sistema di welfare cittadino che storicamente Firenze e il governo di centro sinistra hanno sempre avuto.  Renzi nei suoi tours parla poco di questi argomenti. Difficilmente  parla di coesione sociale. Non fa audience.  I temi degli ultimi, dei più deboli, degli sfrattati (vera piaga dei prossimi mesi), delle famiglie con disabili o anziani da accudire non sono all’ordine del giorno. Ebbene io ritengo invece  che questi  temi siano  centrali per la immediata politica amministrativa. Per questo voglio spendermi e impegnarmi nei prossimi mesi. Lontano dalla ribalta mediatica.

Ricordo poi che prossimamente verranno al pettine molti problemi per la politica cittadina.

La verifica degli equilibri di bilancio. Occorrerà aumentare l’IMU sulla seconda casa? Sulla prima? Sui fondi commerciali?  E’ certo che la rata di dicembre sarà pesantissima.

La tramvia. La linea 2 e 3 sono ferme. Ancora non si sa quando potrà entrare in servizio. Le banche chiedono maggiori garanzie. Se l’opera non sarà pronta e funzionante entro il 2015 perderemo 35 milioni di finanziamenti europei.

Aumento delle tariffe. Nel 2013 aumenteranno certamente la maggior parte delle tariffe comunali sui servizi alla persona. Occorrerà preoccuparsi della salvaguardia delle fasce più deboli, dei senza reddito, delle famiglie con disabili.

E poi:  Il rischio commissariamento del teatro comunale, le partecipate del comune con la garanzia del posto di lavoro per i dipendenti SAS, i contributi alla cultura che saranno sempre meno e che rischiano di non consentire un rilancio vero di Firenze, il piano della pubblicità che ancora non parte. L’utilizzo dei vecchi uffici giudiziari di san Firenze, il pagamento delle ditte che non ricevono soldi per i lavori fatti e che sono strozzate dai debiti delle banche, le manutenzioni delle scuole, le rette delle RSA e degli asili nido. E così via argomentando. Non c’è solo il parco della musica, o lo stadio o il master plan delle cascine, o le decine di delibere senza soldi per i lavori dei 100 luoghi.

Occorre rimboccarsi le maniche da subito con progetti e idee CONDIVISE. Non può bastare in questa fase della città il decisionismo spinto che ha caratterizzato la prima parte della legislatura. Occorre decidere subito, ma soprattutto INSIEME coinvolgendo tutti. Consentendo la discussione prima dei provvedimenti e non dopo (gonfaloni e banchine del mercato docet)

 

Qualcuno mi ha chiesto: ma tu da che parte stai???? Io sono Matteo Renzi. Io sono con il mio partito. Io sono per la mia città. Per i cittadini che mi hanno eletto e che hanno il diritto di sapere da me per che cosa mi sto spendendo.

 

Per chi ha voglia di discutere con me di questi argomenti, segnalo due appuntamenti:

 

stasera MERCOLEDI’ 12 SETTEMBRE ore 21,30 alla festa del PD (allo stand del gruppo pd di palazzo vecchio vicino al palco centrale)

 

e soprattutto

 

LUNEDI’ 17 SETTEMBRE ore 21,00  al solito posto,

la CASINA ROSSA in via San Carlo 17 (zona soffiano)

 

Ora più che mai occorre incontrarci e discutere insieme  idee e prospettive di lavoro.

 

Vi ricordo che SABATO 29 SETTEMBRE si svolgerà il pellegrinaggio del piccolo cammino di san Giacomo da piazza San Jacopino a Pistoia (39 Km.). Il cammino si potrà fare sia a piedi che in bicicletta. Abbiamo stampato due libri sull’argomento. Tutti i dettagli sul prossimo Frammenti.

 

In alto i cuori

 

 

Massimo Fratini

 

BUONA PASQUA

FRAMMENTI      N° 1.000 

 

Il giorno 8 Aprile 2012

 

sono esattamente 1.000 giorni dal 13 Luglio 2009data del mio primo ingresso nel salone ei 200 in veste di consigliere comunale.

 

Quasi 700 persone avevano scritto il mio nome sulla scheda elettorale. Mi tremavano le gambe. Ricordo l’emozione, i giornalisti, le foto, la gente, i complimenti, la bellissima relazione del Sindaco che ho poi stampato e che tengo sempre sulla mia scrivania perchè descrive in modo mirabile  quei valori che da sempre mi sono impegnato a portare avanti nel mio impegno politico.  Ricordo che quel giorno, guardando fisso lo splendido soffitto del salone, feci a me stesso una promessa:

avrei speso tutte le mie energie in questo mandato amministrativa al servizio degli ultimi e dei più deboli.

Nel corso di questi 1.000 giorni mi sono reso conto che le cose sono più complesse di come le immaginavo. Le sfide sono perciò più affascinanti: richiedono impegno, dedizione, sacrificio, voglia di spendersi.   “Ricordate sempre l’entusiasmo di quando siete partiti” ammoniva il sindaco in quei giorni. In questi mille giorni non so se sono stato all’altezza. Certamente, mi sento di poter dire di avercela messa tutta.

Ecco che oggi mi trovo presidente della commissione bilancio, a tradurre in pratica quelle spinte ideali.

 

Il fatto che i miei 1.000 giorni coincidessero con il giorno della Pasqua di resurrezione, mi è parso un segno da non tacere.

Allora, prendendo a prestito una preghiera della liturgia del venerdì santo che riecheggia san Tommaso:

 

Dio onnipotente ed eterno, tu che hai messo nel cuore degli uomini una così profonda nostalgia di te, che solo quando ti trovano hanno pace: fa che , al di la di ogni ostacolo, tutti riconoscano i segni della tua bontà e, stimolati dalla testimonianza della nostra vita, abbiano la gioia di credere in te, unico vero Dio e padre di tutti gli uomini.

 

      Auguro sinceramente a tutti voi, credenti e non di sentire da qualche parte nel cammino della vita la “nostalgia di Dio” che incara nei nostri   

      cuori  la grande voglia di pace e di ……. Infinito.

 

Allora:

 

BUONA PASQUA DI RESURREZIONE A TUTTI.

 

 

In alto i cuori

 

Massimo Fratini

 

Frammenti N°40 – E’ opportune o no seppellire i feti al cimitero?

 

 

Continuo  il dialogo con le persone che mi seguono da vicino nell’ avventura politica: le iniziative che mi è capitato di suscitare e/o  di sostenere, spigolature. Insomma  tutto quello che può essere strumento di riflessione per leggere e suscitare segni speranza in politica e per la politica. Chi non vuole più ricevere “Frammenti” me lo faccia sapere a massimo@massimofratini.it

FRAMMENTIN° 40

 

Firenze 21 Marzo 2012

 

E’ OPPORTUNO O NO SEPPELLIRE I FETI AL CIMITERO?

 

Nei prossimi giorni il consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi sul nuovo regolamento di polizia mortuaria. Nel regolamento, in attuazione di una legge del 1990 si individua uno spazio specifico per poter seppellire gli aborti. Insomma si mette ordine in un settore che, se non regolamentato poteva creare notevoli problemi di accessibilità e di opportunità (non mi pare proprio il caso di mettere questi feti accanto a tombe di persone defunte) La mia posizione la potete leggere sotto. Ho voluto aggiungere anche la posizione delle associazioni femministe che hanno aspramente criticato la proposta di delibera e che, tramite le loro rappresentanti in consiglio, cercheranno di cancellare il famoso art. 26 dal nuovo regolamento.

 

NUOVO REGOLAMENTO DI POLIZA MORTUARIA: Art. 26 SCELTA DI RISPETTO E DI DIGNITA’ DELLA PERSONA UMANA

 Un feto è molto più di un animale di affezione.

Trovo che l’istituzione di un’area all’interno del cimitero di Trespiano “destinata al ricevimento di feti che non siano stati dichiarati come nati morti, di prodotti abortivi e di prodotti del concepimento,” sia una norma di civiltà e di rispetto della dignità della persona umana.

Creare un luogo dove chi vuole – ripeto – chi vuole,  possa dare degna sepoltura a ciò che poteva essere un nuovo bambino consentirà alle persone di rendere omaggio a una cosa cara nella quale magari si erano riposte  aspettative importanti, sogni e progetti.

In questi mesi ho partecipato ad estenuanti discussioni in commissione se fosse opportuno o meno far nascere a Firenze un cimitero per gli animali d’affezione.  Creare un luogo fisico dove poter rendere omaggio un “caro” che ci ha fatto compagnia. Molti consiglieri in modo trasversale hanno considerato questa proposta ragionevole.  Non voglio mettere sullo stesso piano un bambino non nato con un animale da compagnia. Non c’è paragone o confronto sostenibile.

Voglio solo dire che se è rispettabile chi vuole rendere omaggio ad un animale defunto, a maggior ragione dei genitori mancati avrebbero diritto – se lo desiderano – di avere un luogo fisico per poter piangere un “progetto di figlio”.

E questo non è venir meno alla legge 194 o “istigare” a non abortire.  Il principio di laicità si sposa con quello di libertà.

Così come si è consentito recentemente nei quartieri lo svolgimento in sale pubbliche del cosiddetto funerale laico, allo stesso modo si deve consentire a chi lo desidera di seppellire il feto o il “prodotto abortivo” a chi lo vuol considerare il proprio figlio mancato.

Mi stupisco del clamore che la delibera sta suscitando. Già oggi è possibile avere questo tipo di servizio a Trespiano. Oltre 1.000 sono le famiglie che hanno deciso di avvalersi della possibilità di seppellire il feto di un bambino.

Il nuovo regolamento di polizia mortuaria non fa altro che individuare un luogo idoneo e delimitato. Dov’è lo scandalo?  Dov’è l’attacco alla laicità o alla legge 194? Si vuole rispolverare la polemica che il feto non è un bambino e pertanto va trattato come un comune rifiuto ospedaliero.

Ma per favore un po’ di rispetto per il dolore delle persone.  

                                                                        (Massimo Fratini comunicato stampa del 15 marzo 2012)

 

NOTA DI “LIBERE TUTTE” (rete di associazioni femministe)

La Giunta Comunale di Firenze, nella proposta di “nuovo regolamento dei cimiteri” inoltrata al Consiglio, introduce un comma che prevede la realizzazione di uno spazio specifico, all’interno degli ambiti cimiteriali, per i “prodotti abortivi ed i prodotti del concepimento”.

Sotto la forma di una normale norma burocratica, si concretizza  un attacco alla legge 194, con il feto che diventa persona. Si tratta di una grave ferita ai diritti delle donne, che vengono così colpevolizzate in quanto responsabili della morte dei bambini mai nati ai quali si dà sepoltura.

Chiedere ad una donna che sta per abortire se vuole o meno seppellire il proprio feto costituisce una vera e propria tortura psicologica, che interferisce crudelmente, in un momento particolarmente doloroso e difficile, con il diritto di scelta.

Siccome l’attacco diretto alla legge 194 risulta impopolare, si ripiega, seguendo le indicazioni delle autorità ecclesiastiche, su un accerchiamento, di cui sono parte l’estensione dell’obiezione di coscienza, che mette a rischio l’applicazione stessa della legge, ed interventi, dal valore altamente simbolico, come la realizzazione di spazi cimiteriali per i feti.

“Libere tutte” chiede alle consigliere ed ai consiglieri comunali di eliminare questo comma, che contrasta con lo spirito laico che dovrebbe ispirare sempre l’azione del Comune di Firenze.

                                                              Libere tutte   (nota del 16 marzo 2012 inviata ai consiglieri comunali)

 

 

Per rispetto alla verità mi permetto di aggiungere alcune note:

a)      nessuno ha intenzione di chiedere ad una donna che vuole abortire se vuole seppellire il proprio feto oppure no. Nessuna “tortura psicologica”. Anzi. E’ vero il contrario. Si vuol permettere di farlo a una donna che NON vuole abortire.

b)      Non mi risulta che le autorità ecclesiastiche si siano mai espresse nel merito della questione

c)       Nessuno ne ha parlato, ma il nuovo regolamento (l’ultimo risaliva a 43 anni fa) introduce maggiore  flessibilità rispetto al passato rispetto nella scelta del luogo di sepoltura dei propri defunti. Negli anni precedenti c’erano nome troppo rigide che hanno creato molti problemi. Tutti i cimiteri comunali potranno accogliere, indipendentemente dalla strada di residenza e nei limiti della disponibilità di posti,  defunti residenti nel comune al momento del decesso e che siano stati in vita coniugi o parenti entro il 3° grado di persone già inumate o tumulate nel cimitero.

 

Mi aspetto i vostri pareri, le vostre riflessioni, i vostri contributi a massimo@massimofratini.it  . I confronti aperti sono sempre molto utili. Servono per affinare le proprie idee. Prometto di rispondere a tutti.

 

 

LE ULTIME  DAL CARCERE MINORILE  “IPM MEUCCI” di via degli Orti Oricellari

Proseguono le iniziative per e nel carcere. Alcune attività sono state finalmente definite. Quindi si può finalmente partire:

 

  • Chiunque voglia organizzare con il proprio gruppo parrocchiale, sportivo, di partito, scolastico….. partite di calcetto, pallavolo, basket ecc. con i ragazzi del carcere può inviare una e-mail a: a.mirannalti@csfirenze.it
  • Chiunque voglia scrivere una lettera a un ragazzo ed iniziare una corrispondenza epistolare può scrivere a Paolo Pecchioli c/o IPM Meucci, via degli Orti Oricellari, 18 oppure scrivere a paolo.pecchioli@giustizia.it
  • Per quanto riguarda la possibilità di acquistare il gelato artigianale prodotto dai ragazzi, si dovrà aspettare ancora qualche giorno per poter avere tutte le autorizzazioni necessarie. Appena possibile vi farò sapere.
  • Molte cose bollono ancora in pentola. Alcune veramente importanti. Per scaramanzia non anticipiamo niente. Visto il grande successo di “carnevale in carcere”, se qualcuno desidera ritornare a visitare il carcere e a incontrare i ragazzi, magari mettendo in piedi una festicciola, me lo faccia sapere.

 

ECONOMIA FAMILIARE E NUOVI STILI DI VITA

Domenica 15 Aprile 2012 (intera giornata), nel salone dei 200 ci sarà la decima edizione del progetto cittadinanza dell’azione cattolica della Toscana. Ho contribuito come relatore a Fiesole al seminario di preparazione. Visto il calibro degli interventi e l’importanza del tema vi invito caldamente a partecipare. A chi è interessato posso inviare la brochure illustrativa

 

IL BILANCIO DEL COMUNE DI FIRENZE

E’ cominciata la maratona che ci porterà il 16 e 17 aprile all’approvazione del nuovo bilancio 2012 del comune di Firenze.

Ci sono stati consegnati i sei libroni da studiare e meditare. Ieri abbiamo cominciato ad analizzare le linee generali. Trovate qui il mio comunicato stampa sull’argomento http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-7_4_1-Bilancio%2C+Fratini+%28Pd%29%3A+%22Nonostante+la+crisi+dimin.html?cm_id_details=61742&id_padre=4473

Da quanto ho potuto vedere finora, sono molto soddisfatto del risultato finale. Diciamo che è il massimo che si poteva ottenere nella drammatica situazione di crisi del nostro paese. Ricorderete che due mesi fa avevo preparato una mozione che chiedeva la possibilità di trovare 2 milioni di euro (aumentando l’irpef o con altro mezzo) per finanziare le due questioni più drammatiche che non erano state diminuite, ma CANCELLATE dalla eliminazione da parte del governo del fondo per la non autosufficienza. Se non ricordo male il taglio per la regione toscana superava i 60milioni di euro. Avevo chiesto al sindaco e all’assessore di trovare un milione per aumentare i contributi badanti (passando da 2,1 a 3,1 milioni) e un altro milione per contributi al fine di evitare gli sfratti per morosità (70 al mese nel solo comune di Firenze). Ebbene queste risorse sono state trovate attraverso una modulazione della percentuale dell’IMU che salvaguardia i possessori della prima casa e che stanga le seconde e terze case sfitte. Sul welfare cittadino dunque, il comune di Firenze investe addirittura più soldi dell’anno passato.  Vi sono poi maggiori risorse per la cultura, per progetti rivolti all’integrazione dei disabili nella scuola e nello sport, per il Maggio e per la Pergola, per gli asili nido. Ecc. Nel prossimo Frammenti il dettaglio della manovra.

 

L’ANGOLO DEI NUMERI

Inauguro oggi una nuova “rubrica” di Frammenti, segnalando qualche dato “che si commenta da solo” e su cui chiedo a tutti di fare delle riflessioni .

Dati marzo 2011.

Su 371.994 abitanti vi sono 184.043 famiglie

Di cui

84.517 composte da una sola persona  (45,9%)

26.250 composte da un genitore solo con un figlio (14,3%)

27.020  coppie sole (14,7%)

37.256 coppie con figli

9.000 altro tipo.

 

Il 75% delle famiglie di Firenze è composto da famiglie di una o due persone.

 

Dati febbraio 2012

I nuclei familiari nel 1981 erano 169.113 con 447.559 abitanti: 2,6 di media

A dicembre2011 erano 185.252 con  373.446 abitanti: 2,0 di media

 

Nel 1981 le famiglie con un solo componente erano 41.102 (24,30%)

Nel 2011 le famiglie con un solo componente sono 85.672 ( 46,2%)

 

Le famiglie con almeno 5 componenti sono passate dall’ 8% al 3% .

Questi dati sono soprattutto da imputarsi all’invecchiamento della popolazione che ha portato numerosi anziani (soprattutto vedove) a vivere da soli. Anche il forte aumento dell’immigrazione straniera ha causato l’aumento delle famiglie unipersonali perché sono molti gli stranieri, soprattutto nei primi anni dall’arrivo, a essere anagraficamente soli.

Secondo me oggi occorre ripensare a fondo il concetto di “politiche per la famiglia”.  Sempre di più occorre pensare a politiche “per l’accoglienza” per “l’assistenza”, per “l’integrazione”…per essere davvero al servizio della famiglia.

 

Aspetto i vostri contributi

 

In alto i cuori

 

Massimo Fratini

 

 

 

 

 

Articolo preso da http://nonsolosanjacopino.blogspot.com/

Intervista a Massimo Fratini Consigliere Comunale e residente nel rione

 

La rinascita di San Jacopino, dopo anni passati nell’anonimato e riqualificazioni rinviate, è certamente dovuta anche al contributo di uno dei suoi abitanti e Consigliere Comunale Massimo Fratini, che si è impegnato in prima persona ancora prima di diventare coordinatore dell’assemblea relativa dei 100 luoghi.

Fratini (iscritto al Partito Democratico) ha collaborato per tanti anni con l’Azione Cattolica di Firenze in particolare nel servizio dei più piccoli e dei più deboli. Ha gestito direttamente l’organizzazione delle più importanti manifestazioni cittadine degli ultimi anni. Dal 2001 al 2009 è stato presidente della Commissione Giovani e Sport del Quartiere 1 e nell’attuale giunta ricopre l’importante ruolo di Presidente della commissione di Bilancio. Lo abbiamo incontrato per alcune domande.

1. Massimo, sei sempre stato un fermo sostenitore dell’importanza dei quartieri, è stato questo che ti ha spinto a credere nel progetto di riqualificazione di San Jacopino attraverso l’assemblea dei 100 luoghi?

Essere stato per tanti anni consigliere di quartiere mi ha aiutato molto a entrare nel dettaglio delle questioni, a conoscere il territorio e le persone che lo abitano. In effetti fu grazie al quartiere che cominciò il primo laboratorio di partecipazione della città di Firenze, per la nuova piazza quasi 10 anni fa. La piazza che pensammo allora era molto diversa (per fortuna) a quella che abbiamo poi scelto oggi. L’esperienza insegna

2. Una piazza che era diventata un crocevia di strade e che adesso si appresta a ridiventare il fulcro del rione , un’area da vivere, un nuovo luogo d’incontro. Soddisfatto quindi?

Più che soddisfatto. Direi anche curioso e emozionato. Sono quasi 30 anni che vivo nel rione di San Jacopino e non ho mai trovato un vero luogo “identitario”. La piazza era ridotta a incrocio e parcheggio abusivo. Camminare per strada e non trovare più i pericolosissimi cordoli che c’erano prima, mi fa essere davvero contento. Il nuovo progetto, da noi soprannominato “il giardino dei ciliegi” ha l’ambizione di ridare identità a tutto il rione. Speriamo.

3. La tua collaborazione con il blog è stato il primo esperimento d’interfaccia tra Comune di Firenze e cittadini.

Le nuove forme multimediali riducono il contatto diretto con i cittadini e rendono immediata l’informazione e l’interazione. Nel caso di San Jacopino poi, aver trovato un cittadino che vive il suo blog come “servizio civile” ha consentito e consentirà di tenere un filo costante sull’andamento dei lavori. Diciamocelo chiaramente. Se c’è uno da ringraziare davvero, quello sei tu.

4. Un rione sempre più al centro di una Firenze rinnovata. Il nuovo Multiplex , la linea 2 della tramvia nell’area Belfiore: le attività che si stanno spostando verso la parte nord/ovest della città (dal Palazzo di Giustizia, la futura stazione dell’alta velocità ,al futuro nuovo Stadio nell’area Mercafir.) Non c’è il rischio che la zona venga ulteriormente schiacciata dal traffico?

E’ un rischio vero, concreto. Ma è anche una sfida. Guardiamo l’aspetto positivo. San Jacopino sarà la zona meglio servita di Firenze e quella con più servizi. Pensate: la nuova stazione Foster, il Parco della musica, l’università, il palazzo di giustizia, la linea due della tramvia. Trovatemi un’altra zona di Firenze con più servizi. Sarà compito della politica fare scelte che consentano ai residenti di essere i principali fruitori/attori di questa nuova “città” . Ma non nascondiamoci dietro un dito. Ci aspettano mesi difficili. I lavori per il rifacimento della piazza, la nuova linea due, il cambiamento della viabilità e dei percorsi dei tram non ci faranno stare tranquilli. Dobbiamo tutti collaborare. A partire da questo blog per scovare e risolvere i problemi che man mano si presenteranno

5. Altri però sono ancora i nodi da sciogliere, la sicurezza di Via Cassia per esempio. I residenti avevano presentato all’assessore Mattei una proposta di modifica alla viabilità senza dover pedonalizzare lo stretto, unitamente ad una considerevole raccolta di firme. A quando delle risposte concrete?

Il confronto sulla viabilità con l’assessore Mattei è continuo e proficuo. Ci siamo sempre detti che una soluzione definitiva sulla viabilità in via Cassia potrà essere presa in considerazione solo alla fine dei lavori sulla piazza e dopo il consolidamento della nuova viabilità sulla rotonda. Come sai, da oggi è stata posizionata la nuova rotonda. La viabilità ha cominciato a cambiare. Si cominciano a intravedere i primi problemi ad esempio la pericolosità in uscita da via Cassia o la richiesta di più spazi per lo scarico dei furgoni .

6. Senza contare il futuro incerto dell’area Ex fiat nel viale Belfiore.

Non mi sono occupato personalmente della questione. Quello che si sa è che i lavori sono fermi e all’orizzonte non si intravede a breve una soluzione definitiva. E’ davvero un bel problema. Vi terrò aggiornati

7. Un argomento caro ai residenti è il giardino di via Maragliano, piccola isola per i bambini e gli anziani. Tanti chiedono l’apertura anticipata rispetto al regolare orario per permettere il passaggio dal giardino alle scuole e l’estate una chiusura posticipata per godere un pò di fresco anche dopo cena, unitamente ad una migliore manutenzione del giardino.

Sono molto legato a quel giardino. Quando sono arrivato nel 1984, era stato appena aperto. Ci ho portato i miei figli quando i grandi alberi che ci sono adesso erano piccoli ramoscelli. Nel bene e nel male è il più importante luogo di aggregazione del rione. Come sapete recentemente è stato istallato un nuovo fontanello di acqua di alta qualità. Devo dire che ha riscosso uno strepitoso successo. Altra novità sono i nuovi giochi. Purtroppo il problema del giardino è la maleducazione e l’inciviltà di alcune persone che lo frequentano. Bisogna risvegliare in tutti un minimo di senso civico. Non essendo possibile avere sempre presente un presidio di polizia, occorrerebbe fondare un’associazione/comitato incaricato di gestire il giardino sul modello dell’ Area Pettini (nel quartiere 2). Ho già avuto un contatto importante con un bel gruppo di genitori. l presidente del Quartiere Stefano Marmugi ha dato la sua piena disponibilità a collaborare. Chi ha voglia di impegnarsi si faccia avanti. Sono d’accordo sul cambiamento degli orari di apertura e sull’apertura estiva . Ripeto: occorre un comitato di gestione/autogestione riconosciuto dal quartiere.

Segnalo che sto lavorando con l’assessorato all’istruzione per cercare di aprire un cancello per collegare direttamente il giardino con la scuola Verdi e con l’auditorium. Eviterebbe ai nostri ragazzi di passare da via Maragliano e potrebbe collegare direttamente la scuola media con la materna e con le elementari.

In ultimo ricordo anche la tua proposta di rifacimento dell’intonaco dei muri all’interno del giardino, con la collaborazione della scuola media, che sia poi colorato con dei murales .

8. Ci auguriamo che il tuo impegno nel rione e la collaborazione con questo blog possa estendersi anche a riqualificazione avvenuta. Sarà così?

Hai qualche dubbio?

Pubblicato da a 21:04 1 commenti
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