Frammenti N°41 – La discesa in camper

FRAMMENTIN° 41

 

Firenze 12 settembre 2012

LADISCESA IN CAMPER

 

…………….. il fattore “R”, Renzi, appunto, sta mettendo a soqquadro il palazzo e intrigando l’opinione pubblica. Può darsi che abbia ragione D’alema che lo vede sostenuto soprattutto da chi non vuole che il PD non vada al governo.  Può darsi che abbia ragione Vendola, libero docente in aria fritta, che lo considera un juke box di banalità. Può darsi che faccia bene la classe dirigente del Pd ad affidare alla sua delegazione alla convention democratica a Charlotte la missione di spiegare che il sindaco Pd di Firenze è nemico del Pd. Può darsi che il messaggio renziano sia vuoto mediatico, “berlusconiano” e che debba riempirsi di contenuti, di proposte di governo.  Può darsi dunque che abbia ragione Iva Zanicchi quando dice che tutte le donne PdL adorano Renzi (salvo poi votare Berlusconi). Insomma, può darsi che il vuoto della politica che ha dovuto affidarsi ai tecnici per cavarci le gambe, e l’insostenibile pesantezza di una vecchia guardia oramai bruciata anche in personaggi tutt’altro che vecchi, dia a Renzi una caratura che in realtà non ha. Può darsi che queste osservazioni che nascono sia dai suoi animosi oppositori, sia da ragionamenti e obiettivi più pacati, abbiano un profondo fondamento di verità. Ma tutto ciò non vale nulla di fronte alla realtà.

Matteo Renzi sindaco PD (ma non ditelo al PD) di Firenze è la star del momento. Persino a Firenze. Dovunque vada (e va ovunque) si radunano folle, partono applausi, si aggrovigliano telecamere. Lui accarezza i bambini e accarezza gli anziani: lo zio e il nipote che tutti vorrebbero. Renzi piace, probabilmente più a quelli a cui non dovrebbe piacere che alla sua famiglia di origine. Ma che ciò sia un difetto è tutto da dimostrare. Questo è lo scenario politico attuale . Piaccia o non piaccia.……….realismo impone di prendere atto dell’esistente: oggi come oggi lui appare vincente, più per demeriti degli altri che per meriti suoi. Perché il centro sinistra sembra incapace di proporsi in modo diverso dai consueti rituali. Si arrocca, scalcia, scomunica. Roba vecchia. Manca solo che parta lo stantio appello pro Bersani degli intellettuali e per Renzi la porta delle primarie sarà spalancata………..

(Gabriele Canè “la Nazione” del 9 settembre 2012)

 

Matteo Renzi ha rotto gli indugi e annunciato che si candida alle primarie che, occorre ricordarlo, ancora non sappiamo quando saranno esattamente e soprattutto come e con quale base di programma. Ma, lasciando da parte per un momento la questione nazionale, é evidente che si apre anche una questione locale che coinvolge gli interessi e il bene di Firenze e dei fiorentini. La stagione che stiamo vivendo é una delle piú complicate per i comuni. Pesantissimi tagli ai trasferimenti, quindi molte meno risorse rispetto al passato e, al contrario, un considerevole aumento dei bisogni, in particolare modo da parte della fascia piú debole della popolazione. Fare il Sindaco di una città come Firenze potrà essere il mestiere piú bello del mondo ma se c’é una cosa indiscutibile é che si tratta di uno tra i compiti piú difficili da assolvere. Le questioni aperte sono molte e il governo della nostra città richiede, oltre alle fondamentali azioni di carattere strategico come ad esempio quelle connesse al trasporto pubblico, all’adozione degli strumenti urbanistici, il pesante onere di un’attenzione quotidiana. La domanda é dunque: Tutto ció é seriamente possibile se il primo cittadino sarà impegnato in una campagna elettorale permanente, tra l’altro già iniziata da mesi? Se il motto “Firenze prima di tutto” vale qualcosa, questo interrogativo non potrà essere risolto con qualche battuta e nemmeno essere ridotto strumentalmente ad una questione polemica tra parti contrapposte. Al centro ci sono i fiorentini e la legittima pretesa che venga garantito il governo della città piú efficiente possibile. É cosa seria!!! 

(Claudio Fantoni – ex assessore al bilancio– da post su facebook)

 

Finalmente ci siamo. Matteo Renzi è in pista. Lo si sapeva da sempre. Fin dai tempi del “genio fiorentino” in provincia ha cominciato a costruire la sua immagine. Ha poi proseguito con la campagna per le primarie, con l’elezione a Sindaco, con il “mestiere” più bello del mondo. Ha cominciato a scrivere libri, a imperversare nelle TV,  e poi………. La sua ascesa è stata formidabile. Un crescendo inarrestabile e prevedibile. Sono testimone della profezia che il buon Beppe Matulli fece  agli albori del nuovo millennio: “ fermatelo adesso o rassegnatevi: diventerà presidente della repubblica”.  Matteo ha una marcia in più. Sa parlare, si presenta bene, buca lo schermo e sa quel che dice. Non è vago e fumoso. E’ concreto e accetta le critiche. Un anno fa Nicola –un amico da cui ho imparato molto riguardo alla politica – mi disse: “Ormai il ciclone Renzi è già passato su Firenze. Adesso lo tsunami si sta dirigendo su Roma.” Erano i tempi del maggior impegno di Matteo su Firenze. Non ci credetti. Mi sbagliavo di grosso.  Sto rivedendo adesso su scala nazionale le stessa storia delle primarie di Firenze. Vediamo di fare qualche parallelo. Ripercorriamo la storia per vedere se ci insegna qualcosa:

  1. 1.      Nel 2008 Pistelli era sicuro di vincere. Ero presente all’assemblea del partito che lo doveva incoronare candidato unico del PD per le primarie di coalizione. Ma no – disse Lapo – non deve sembrare un’investitura dall’alto.  Facciamoci legittimare dalla gente. Facciamo le primarie libere e aperte. Ma………………. Bersani non ha fatto lo stesso?
  2. Matteo, sfruttando la sua visibilità in provincia, cominciò a imperversare nel territorio diventando colui che aveva risolto definitivamente il problema delle buche sulla FI-Pi-LI (!) e colui che aveva costruito l’inceneritore(!!). Ricordate la campagna mediatica in occasione del referendum a Campi?  Sfruttando l’inconsistenza degli ultimi mesi della moribonda giunta Domenici cominciò a imperversare mediaticamente. Ma…………………………….non sta succedendo lo stesso?
  3. 3.      Quando all’interno del partito si accorsero che il “ragazzo gioca bene”, cominciarono a cercare dei possibili candidati alternativi. Cominciò una guerra fratricida volta a “posizionarsi” dopo le primarie. Ogni componente voleva la sua visibilità. Così, anziché concentrarsi su un candidato unico cominciò una guerra terribile  fra dalemiani, veltroniani, cioniani, lastriani ecc…. risultato: ad ogni complotto in più Matteo volava nei consensi. Non è stato un caso che i maggiori sostenitori di Renzi siano stati i vecchi compagni del PC. Ovvio: erano schifati dei loschi e oscuri giochi di potere per le poltrone. Ma……………………….. ora, con la storia della rottamazione non sta succedendo lo stesso?
  4. “Matteo è giovane, inesperto, irresponsabile, cerca i voti della destra,  perciò se vince lui le primarie a Firenze non lo voto”. Questo dicevano allora i venturiani, lastriani ecc….. Non è di sinistra. Non è del nostro partito. Ma………………. Ora non sta succedendo la stessa cosa? Per ogni intervento sono migliaia di voti che si spostano.

Siamo arrivati a oggi. Leggendo la stagione 2008/2009 a  Firenze, si può prevedere quali saranno le prossime mosse su scala nazionale. Vedendo che il ragazzo ha così tanto fascino sulle folle, dobbiamo prevedere un meccanismo che lo freni. Cribbio. Ma perché deve partecipare alle primarie la gente di destra? Troviamo dei meccanismi  che possano garantire la vittoria al gruppo dirigente. Doppio turno/doppio turno con sbarramento/iscrizione alle liste  delle primarie (pubbliche o no?).  E mentre l’intero gruppo dirigente del partito si attorciglia in queste discussioni, Renzi parla dei problemi del paese. Riesce ad essere convincente perché liquida la questione dicendo: “fatele voi le regole, non mi interessa” tanto non ho niente da perdere. E il  consenso vola …………………

Se a tutto questo aggiungete che il problema maggiore che avrà prossimamente il gruppo dirigente del partito  sarà quello di spiegare perché nella futura legge elettorale il PD non vuole la preferenza unica ma il collegio uninominale con primarie alla francese/tedesca /inglese/sud vietnamita. A Renzi basterà dire: ”sono per il ripristino delle preferenze”. Messaggio chiaro e diretto. E così il capolavoro del PD sarà compiuto.

 

Per tutte queste ragioni ritengo che RENZI HA GIA’ VINTO. Resta solo da stabilire a cosa si gioca e con quali regole. Ma state certi Renzi ha già vinto.

Il grado di disaffezione della gente verso questa classe politica, seppellirà Bersani e tutta la vecchia nomenclatura.

Matteo ha capito bene  alcune cose fondamentali. Il maggioritario e le primarie necessitano un nuovo modello di partito. Lui l’ha sempre detto. Non c’è niente di strano se ha cominciato intanto col demolire il vecchio. Non lo trovo scandaloso. Anzi…. Ritengo che nei suoi ragionamenti Matteo abbia ragione non solo nel merito, ma anche nel metodo. E’ l’ora di stanare le vecchie liturgie.

 

TUTTO CIO’ PREMESSO……………………………..

Ritengo che abbia ragione anche Claudio Fantoni quando richiama rigore e presenza in città. Ritengo che a causa di questa campagna elettorale del sindaco  ci possano essere dei problemi nella gestione della città. Come consigliere comunale e ancor di più  come presidente della commissione bilancio, mi sento sollecitato e stimolato a non mollare la presa sui problemi veri della città e le tante – troppe – cose ancora lasciate a mezzo a Firenze. Non ci deve interessare la visibilità ma gli interessi dei cittadini specialmente degli ultimi e dei più deboli.

I morsi della crisi, i minori trasferimenti ai comuni possono minare un sistema di welfare cittadino che storicamente Firenze e il governo di centro sinistra hanno sempre avuto.  Renzi nei suoi tours parla poco di questi argomenti. Difficilmente  parla di coesione sociale. Non fa audience.  I temi degli ultimi, dei più deboli, degli sfrattati (vera piaga dei prossimi mesi), delle famiglie con disabili o anziani da accudire non sono all’ordine del giorno. Ebbene io ritengo invece  che questi  temi siano  centrali per la immediata politica amministrativa. Per questo voglio spendermi e impegnarmi nei prossimi mesi. Lontano dalla ribalta mediatica.

Ricordo poi che prossimamente verranno al pettine molti problemi per la politica cittadina.

La verifica degli equilibri di bilancio. Occorrerà aumentare l’IMU sulla seconda casa? Sulla prima? Sui fondi commerciali?  E’ certo che la rata di dicembre sarà pesantissima.

La tramvia. La linea 2 e 3 sono ferme. Ancora non si sa quando potrà entrare in servizio. Le banche chiedono maggiori garanzie. Se l’opera non sarà pronta e funzionante entro il 2015 perderemo 35 milioni di finanziamenti europei.

Aumento delle tariffe. Nel 2013 aumenteranno certamente la maggior parte delle tariffe comunali sui servizi alla persona. Occorrerà preoccuparsi della salvaguardia delle fasce più deboli, dei senza reddito, delle famiglie con disabili.

E poi:  Il rischio commissariamento del teatro comunale, le partecipate del comune con la garanzia del posto di lavoro per i dipendenti SAS, i contributi alla cultura che saranno sempre meno e che rischiano di non consentire un rilancio vero di Firenze, il piano della pubblicità che ancora non parte. L’utilizzo dei vecchi uffici giudiziari di san Firenze, il pagamento delle ditte che non ricevono soldi per i lavori fatti e che sono strozzate dai debiti delle banche, le manutenzioni delle scuole, le rette delle RSA e degli asili nido. E così via argomentando. Non c’è solo il parco della musica, o lo stadio o il master plan delle cascine, o le decine di delibere senza soldi per i lavori dei 100 luoghi.

Occorre rimboccarsi le maniche da subito con progetti e idee CONDIVISE. Non può bastare in questa fase della città il decisionismo spinto che ha caratterizzato la prima parte della legislatura. Occorre decidere subito, ma soprattutto INSIEME coinvolgendo tutti. Consentendo la discussione prima dei provvedimenti e non dopo (gonfaloni e banchine del mercato docet)

 

Qualcuno mi ha chiesto: ma tu da che parte stai???? Io sono Matteo Renzi. Io sono con il mio partito. Io sono per la mia città. Per i cittadini che mi hanno eletto e che hanno il diritto di sapere da me per che cosa mi sto spendendo.

 

Per chi ha voglia di discutere con me di questi argomenti, segnalo due appuntamenti:

 

stasera MERCOLEDI’ 12 SETTEMBRE ore 21,30 alla festa del PD (allo stand del gruppo pd di palazzo vecchio vicino al palco centrale)

 

e soprattutto

 

LUNEDI’ 17 SETTEMBRE ore 21,00  al solito posto,

la CASINA ROSSA in via San Carlo 17 (zona soffiano)

 

Ora più che mai occorre incontrarci e discutere insieme  idee e prospettive di lavoro.

 

Vi ricordo che SABATO 29 SETTEMBRE si svolgerà il pellegrinaggio del piccolo cammino di san Giacomo da piazza San Jacopino a Pistoia (39 Km.). Il cammino si potrà fare sia a piedi che in bicicletta. Abbiamo stampato due libri sull’argomento. Tutti i dettagli sul prossimo Frammenti.

 

In alto i cuori

 

 

Massimo Fratini

 

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