Frammenti N°40 – E’ opportune o no seppellire i feti al cimitero?

 

 

Continuo  il dialogo con le persone che mi seguono da vicino nell’ avventura politica: le iniziative che mi è capitato di suscitare e/o  di sostenere, spigolature. Insomma  tutto quello che può essere strumento di riflessione per leggere e suscitare segni speranza in politica e per la politica. Chi non vuole più ricevere “Frammenti” me lo faccia sapere a massimo@massimofratini.it

FRAMMENTIN° 40

 

Firenze 21 Marzo 2012

 

E’ OPPORTUNO O NO SEPPELLIRE I FETI AL CIMITERO?

 

Nei prossimi giorni il consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi sul nuovo regolamento di polizia mortuaria. Nel regolamento, in attuazione di una legge del 1990 si individua uno spazio specifico per poter seppellire gli aborti. Insomma si mette ordine in un settore che, se non regolamentato poteva creare notevoli problemi di accessibilità e di opportunità (non mi pare proprio il caso di mettere questi feti accanto a tombe di persone defunte) La mia posizione la potete leggere sotto. Ho voluto aggiungere anche la posizione delle associazioni femministe che hanno aspramente criticato la proposta di delibera e che, tramite le loro rappresentanti in consiglio, cercheranno di cancellare il famoso art. 26 dal nuovo regolamento.

 

NUOVO REGOLAMENTO DI POLIZA MORTUARIA: Art. 26 SCELTA DI RISPETTO E DI DIGNITA’ DELLA PERSONA UMANA

 Un feto è molto più di un animale di affezione.

Trovo che l’istituzione di un’area all’interno del cimitero di Trespiano “destinata al ricevimento di feti che non siano stati dichiarati come nati morti, di prodotti abortivi e di prodotti del concepimento,” sia una norma di civiltà e di rispetto della dignità della persona umana.

Creare un luogo dove chi vuole – ripeto – chi vuole,  possa dare degna sepoltura a ciò che poteva essere un nuovo bambino consentirà alle persone di rendere omaggio a una cosa cara nella quale magari si erano riposte  aspettative importanti, sogni e progetti.

In questi mesi ho partecipato ad estenuanti discussioni in commissione se fosse opportuno o meno far nascere a Firenze un cimitero per gli animali d’affezione.  Creare un luogo fisico dove poter rendere omaggio un “caro” che ci ha fatto compagnia. Molti consiglieri in modo trasversale hanno considerato questa proposta ragionevole.  Non voglio mettere sullo stesso piano un bambino non nato con un animale da compagnia. Non c’è paragone o confronto sostenibile.

Voglio solo dire che se è rispettabile chi vuole rendere omaggio ad un animale defunto, a maggior ragione dei genitori mancati avrebbero diritto – se lo desiderano – di avere un luogo fisico per poter piangere un “progetto di figlio”.

E questo non è venir meno alla legge 194 o “istigare” a non abortire.  Il principio di laicità si sposa con quello di libertà.

Così come si è consentito recentemente nei quartieri lo svolgimento in sale pubbliche del cosiddetto funerale laico, allo stesso modo si deve consentire a chi lo desidera di seppellire il feto o il “prodotto abortivo” a chi lo vuol considerare il proprio figlio mancato.

Mi stupisco del clamore che la delibera sta suscitando. Già oggi è possibile avere questo tipo di servizio a Trespiano. Oltre 1.000 sono le famiglie che hanno deciso di avvalersi della possibilità di seppellire il feto di un bambino.

Il nuovo regolamento di polizia mortuaria non fa altro che individuare un luogo idoneo e delimitato. Dov’è lo scandalo?  Dov’è l’attacco alla laicità o alla legge 194? Si vuole rispolverare la polemica che il feto non è un bambino e pertanto va trattato come un comune rifiuto ospedaliero.

Ma per favore un po’ di rispetto per il dolore delle persone.  

                                                                        (Massimo Fratini comunicato stampa del 15 marzo 2012)

 

NOTA DI “LIBERE TUTTE” (rete di associazioni femministe)

La Giunta Comunale di Firenze, nella proposta di “nuovo regolamento dei cimiteri” inoltrata al Consiglio, introduce un comma che prevede la realizzazione di uno spazio specifico, all’interno degli ambiti cimiteriali, per i “prodotti abortivi ed i prodotti del concepimento”.

Sotto la forma di una normale norma burocratica, si concretizza  un attacco alla legge 194, con il feto che diventa persona. Si tratta di una grave ferita ai diritti delle donne, che vengono così colpevolizzate in quanto responsabili della morte dei bambini mai nati ai quali si dà sepoltura.

Chiedere ad una donna che sta per abortire se vuole o meno seppellire il proprio feto costituisce una vera e propria tortura psicologica, che interferisce crudelmente, in un momento particolarmente doloroso e difficile, con il diritto di scelta.

Siccome l’attacco diretto alla legge 194 risulta impopolare, si ripiega, seguendo le indicazioni delle autorità ecclesiastiche, su un accerchiamento, di cui sono parte l’estensione dell’obiezione di coscienza, che mette a rischio l’applicazione stessa della legge, ed interventi, dal valore altamente simbolico, come la realizzazione di spazi cimiteriali per i feti.

“Libere tutte” chiede alle consigliere ed ai consiglieri comunali di eliminare questo comma, che contrasta con lo spirito laico che dovrebbe ispirare sempre l’azione del Comune di Firenze.

                                                              Libere tutte   (nota del 16 marzo 2012 inviata ai consiglieri comunali)

 

 

Per rispetto alla verità mi permetto di aggiungere alcune note:

a)      nessuno ha intenzione di chiedere ad una donna che vuole abortire se vuole seppellire il proprio feto oppure no. Nessuna “tortura psicologica”. Anzi. E’ vero il contrario. Si vuol permettere di farlo a una donna che NON vuole abortire.

b)      Non mi risulta che le autorità ecclesiastiche si siano mai espresse nel merito della questione

c)       Nessuno ne ha parlato, ma il nuovo regolamento (l’ultimo risaliva a 43 anni fa) introduce maggiore  flessibilità rispetto al passato rispetto nella scelta del luogo di sepoltura dei propri defunti. Negli anni precedenti c’erano nome troppo rigide che hanno creato molti problemi. Tutti i cimiteri comunali potranno accogliere, indipendentemente dalla strada di residenza e nei limiti della disponibilità di posti,  defunti residenti nel comune al momento del decesso e che siano stati in vita coniugi o parenti entro il 3° grado di persone già inumate o tumulate nel cimitero.

 

Mi aspetto i vostri pareri, le vostre riflessioni, i vostri contributi a massimo@massimofratini.it  . I confronti aperti sono sempre molto utili. Servono per affinare le proprie idee. Prometto di rispondere a tutti.

 

 

LE ULTIME  DAL CARCERE MINORILE  “IPM MEUCCI” di via degli Orti Oricellari

Proseguono le iniziative per e nel carcere. Alcune attività sono state finalmente definite. Quindi si può finalmente partire:

 

  • Chiunque voglia organizzare con il proprio gruppo parrocchiale, sportivo, di partito, scolastico….. partite di calcetto, pallavolo, basket ecc. con i ragazzi del carcere può inviare una e-mail a: a.mirannalti@csfirenze.it
  • Chiunque voglia scrivere una lettera a un ragazzo ed iniziare una corrispondenza epistolare può scrivere a Paolo Pecchioli c/o IPM Meucci, via degli Orti Oricellari, 18 oppure scrivere a paolo.pecchioli@giustizia.it
  • Per quanto riguarda la possibilità di acquistare il gelato artigianale prodotto dai ragazzi, si dovrà aspettare ancora qualche giorno per poter avere tutte le autorizzazioni necessarie. Appena possibile vi farò sapere.
  • Molte cose bollono ancora in pentola. Alcune veramente importanti. Per scaramanzia non anticipiamo niente. Visto il grande successo di “carnevale in carcere”, se qualcuno desidera ritornare a visitare il carcere e a incontrare i ragazzi, magari mettendo in piedi una festicciola, me lo faccia sapere.

 

ECONOMIA FAMILIARE E NUOVI STILI DI VITA

Domenica 15 Aprile 2012 (intera giornata), nel salone dei 200 ci sarà la decima edizione del progetto cittadinanza dell’azione cattolica della Toscana. Ho contribuito come relatore a Fiesole al seminario di preparazione. Visto il calibro degli interventi e l’importanza del tema vi invito caldamente a partecipare. A chi è interessato posso inviare la brochure illustrativa

 

IL BILANCIO DEL COMUNE DI FIRENZE

E’ cominciata la maratona che ci porterà il 16 e 17 aprile all’approvazione del nuovo bilancio 2012 del comune di Firenze.

Ci sono stati consegnati i sei libroni da studiare e meditare. Ieri abbiamo cominciato ad analizzare le linee generali. Trovate qui il mio comunicato stampa sull’argomento http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-7_4_1-Bilancio%2C+Fratini+%28Pd%29%3A+%22Nonostante+la+crisi+dimin.html?cm_id_details=61742&id_padre=4473

Da quanto ho potuto vedere finora, sono molto soddisfatto del risultato finale. Diciamo che è il massimo che si poteva ottenere nella drammatica situazione di crisi del nostro paese. Ricorderete che due mesi fa avevo preparato una mozione che chiedeva la possibilità di trovare 2 milioni di euro (aumentando l’irpef o con altro mezzo) per finanziare le due questioni più drammatiche che non erano state diminuite, ma CANCELLATE dalla eliminazione da parte del governo del fondo per la non autosufficienza. Se non ricordo male il taglio per la regione toscana superava i 60milioni di euro. Avevo chiesto al sindaco e all’assessore di trovare un milione per aumentare i contributi badanti (passando da 2,1 a 3,1 milioni) e un altro milione per contributi al fine di evitare gli sfratti per morosità (70 al mese nel solo comune di Firenze). Ebbene queste risorse sono state trovate attraverso una modulazione della percentuale dell’IMU che salvaguardia i possessori della prima casa e che stanga le seconde e terze case sfitte. Sul welfare cittadino dunque, il comune di Firenze investe addirittura più soldi dell’anno passato.  Vi sono poi maggiori risorse per la cultura, per progetti rivolti all’integrazione dei disabili nella scuola e nello sport, per il Maggio e per la Pergola, per gli asili nido. Ecc. Nel prossimo Frammenti il dettaglio della manovra.

 

L’ANGOLO DEI NUMERI

Inauguro oggi una nuova “rubrica” di Frammenti, segnalando qualche dato “che si commenta da solo” e su cui chiedo a tutti di fare delle riflessioni .

Dati marzo 2011.

Su 371.994 abitanti vi sono 184.043 famiglie

Di cui

84.517 composte da una sola persona  (45,9%)

26.250 composte da un genitore solo con un figlio (14,3%)

27.020  coppie sole (14,7%)

37.256 coppie con figli

9.000 altro tipo.

 

Il 75% delle famiglie di Firenze è composto da famiglie di una o due persone.

 

Dati febbraio 2012

I nuclei familiari nel 1981 erano 169.113 con 447.559 abitanti: 2,6 di media

A dicembre2011 erano 185.252 con  373.446 abitanti: 2,0 di media

 

Nel 1981 le famiglie con un solo componente erano 41.102 (24,30%)

Nel 2011 le famiglie con un solo componente sono 85.672 ( 46,2%)

 

Le famiglie con almeno 5 componenti sono passate dall’ 8% al 3% .

Questi dati sono soprattutto da imputarsi all’invecchiamento della popolazione che ha portato numerosi anziani (soprattutto vedove) a vivere da soli. Anche il forte aumento dell’immigrazione straniera ha causato l’aumento delle famiglie unipersonali perché sono molti gli stranieri, soprattutto nei primi anni dall’arrivo, a essere anagraficamente soli.

Secondo me oggi occorre ripensare a fondo il concetto di “politiche per la famiglia”.  Sempre di più occorre pensare a politiche “per l’accoglienza” per “l’assistenza”, per “l’integrazione”…per essere davvero al servizio della famiglia.

 

Aspetto i vostri contributi

 

In alto i cuori

 

Massimo Fratini

 

 

 

 

 

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